Da brano sconosciuto a hit mondiale: le 7 cover più famose delle originali

Credete nelle seconde occasioni? Nel mondo della musica questo fenomeno non è affatto raro. Un brano sconosciuto, o che comunque ha riscontrato scarso consenso del pubblico, contro ogni previsione, può anche diventare una hit mondiale se cantato da un altro artista. Diverse sono le cover ad essere diventate più famose della canzone originale. In alcuni clamorosi casi, si ignora perfino che la grande hit sia in realtà il rifacimento di un brano precedente.

Ma come può una canzone passata inosservata diventare addirittura una grande hit? Difficile da spiegare. Diversi sono i fattori che possono determinare il successo o il flop di un brano. L’arrangiamento e le doti canore dell’artista certo giocano un ruolo fondamentale, ma diciamola tutta, a volte si tratta anche di fortuna. Anche il “momento giusto” conta.

Una seconda occasione dicevamo. La cover infatti ridà vita ad una canzone altrimenti dimenticata e le dà l’opportunità di poter essere finalmente appezzata dal grande pubblico. E in alcuni casi non si tratta di semplice apprezzamento. Alcune cover hanno segnato per sempre la carriera dell’artista che le ha realizzate.

Se da un lato per il cantante “originario” la reinterpretazione da parte di un altro artista di un suo brano è un chiaro segno di stima per il suo lavoro, dall’altro, può suscitare qualche risentimento. Quando la cover diventa talmente famosa da eclissare totalmente la canzone originale di certo la mente che l’ha partorita non può prenderla benissimo.

Tra tutte le cover che sono diventate più famose della canzone originale ne abbiamo scelte 7. E proprio perché sono così conosciute da non aver bisogno di grosse presentazioni, abbiamo pensato di proporvi l’ascolto del brano da cui esse sono nate.

7 – Killig me soflty with his song, Fugees/Roberta Flack

Killing me softly with is song è una canzone cult degli anni ’90. In discoteca, in spiaggia, tutti l’abbiamo ballata all’epoca e continuiamo a ballarla ancora oggi. Il brano, cantato dal gruppo hip hop statunitense Fugees, arrivò ad essere al numero uno delle classifiche di ben 12 paesi, tra cui l’Italia. Non tutti sanno che in realtà la canzone fu composta molti anni addietro. A pubblicarla, nel 1973, la cantante soul Roberta Flack. Anche l’originale, con un ritmo più lento, a suo tempo, ebbe successo tra il pubblico, ma nulla di paragonabile a quello ottenuto dai Fugees.

6 – If I were a boy, Beyoncé/Bc Jean

Sapevate che la grande hit con cui Beyoncé nel 2008 ha scalato le classifiche di tutto il mondo, in realtà non è un pezzo scritto di suo pugno? L’affascinante cantante ha acquistato i diritti del brano da Bc Jean, una cantante semi sconosciuta. L’autrice del brano resterà per sempre nell’ombra di Beyoncé.

5 – I will always love you, Whitney Huston/Dolly Parton

La famosa canzone d’amore, con cui Whitney Huston nel 1992 ci ha emozionati insieme a Kevin Costner nel film “Guardia del corpo” (The Bodyguard), è in realtà un brano di Dolly Parton del 1974. I will always love you cantata dalla Huston ha venduto ben 16 milioni di copie nel mondo ed è la canzone simbolo di una delle voci più talentuose che la musica ricordi. Anche alla morte della cantante, nel 2012, il brano tornò nelle classifiche internazionali.

4 – Nothing compares 2 you, Sinéad O’Connor/The Family

In pochi sanno che la canzone più conosciuta della cantante irlandese Sinéad O’Connor è in realtà il rifacimento di una canzone, del 1985, scritta da Prince per il suo progetto collaterale, il gruppo The Family. Il brano originale, decisamente soul, ha un arrangiamento vocale molto ricco, con cori che si sovrappongono. Nulla contro Prince, che resta un genio indiscusso, ma la toccante versione della O’Connor resta imbattuta. Qui è proprio il caso di dire che la cover supera l’originale.

3 – Respect, Aretha Franklin/Otis Redding

Chi avrebbe mai detto che la regina del soul non è stata la prima a cantare questa canzone? La leggendaria Respect, canzone iconica del femminismo, fu incisa nel 1965 da Otis Redding. Sì, l’inno dell’emancipazione femminile era in realtà cantato da un uomo! Quando nel 1967 la Franklin propose al mondo la sua versione, Respect smise per sempre di essere una canzone di Redding: da allora chiunque associa il brano all’intensa Aretha.

2 – Girls jut wanna have fun, Cyndi Lauper/Robert Hazard

La canzone pop, pubblicata dalla Lauper nel 1983, in realtà era stata composta nel 1979 da Robert Hazard. Anche qui come nel caso di Respect, il brano, essendo cantato da un uomo, aveva in origine un significato diverso. Ma come immaginare una Girls just wanna have fun senza avere in mente le immagini del video in cui la Lauper e le sue amiche fanno disperare i genitori?!

1 – Torn, Natalie Imbruglia/Ednaswap

Nel 1997 la giovanissima Natalie Imbruglia arrivava al successo planetario con la canzone Torn. Il brano, però, era stato pubblicato per la prima volta nel 1995 dal gruppo alternative statunitense Ednaswap. Passato in sordina, quando fu riarrangiato dalla Imbruglia ebbe la sua seconda occasione: migliaia di copie vendute nel mondo intero. Ancora oggi resta la canzone più conosciuta della cantante australiana.

Alessia Diano

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