Il 19 aprile 1987 debuttava sullo schermo quella che oggi è la famiglia più gialla e famosa d’America: I Simpson.
Nati da un’idea di Matt Groening, i protagonisti della sitcom animata – Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie – ci tengono compagnia ogni giorno da ben 32 anni, e diciamoci la verità, non possiamo più farne a meno. La serie può essere definita una parodia della società statunitense (ma anche, più generalmente, della condizione umana) che tratta in chiave satirica e umoristica molti aspetti come politica, religione, cultura e la stessa televisione.
Le prime apparizioni in televisione furono cortometraggi di pochi minuti mandati in onda durante le pause pubblicitarie del Tracey Ullman Show. Il successò arrivò immediatamente e la serie debuttò poi nel dicembre dell’89 in prima serata, sotto forma di episodi della durata di mezz’ora.
Oggi I Simpson sono lo show di punta della 20th Century Fox e nel corso degli anni si sono aggiudicati numerosi e importanti premi televisivi. Sono stati acclamati come “Miglior serie televisiva del secolo” e sono attualmente all’8° posto fra “I migliori 50 spettacoli televisivi di tutti i tempi”, miglior posizione fra le serie animate. Nel 2000 hanno ottenuto una stella nella Hollywood Walk of Fame e nel 2007 dallo show è stato tratto un lungometraggio intitolato I Simpson – il film che ha ottenuto un grossissimo successo al botteghino.
Il merchandising legato alla serie animata ha prodotto un giro di affari di diversi miliardi di dollari, fra pupazzi, giochi da tavolo, poster, prodotti alimentari e oggetti di ogni genere.
I Simpson: Ideazione
Inizialmente Groening aveva intenzione di creare un adattamento televisivo della sua striscia a fumetti Life in Hell, che vedeva protagonisti dei conigli antropomorfi e una coppia di amanti gay. Ciò però avrebbe comportato perderne i diritti di pubblicazione e allora scelse di cambiare strada.
Il disegnatore pensò di delineare una sua versione di famiglia americana, e per farlo si ispirò alla sua stessa famiglia, dando ai personaggi i nomi dei suoi parenti. Homer e Marge infatti erano i suoi genitori, mentre le sue tre sorelle si chiamano Lisa, Patty e Maggie. Bart, invece, è semplicemente l’anagramma di “brat”, ovvero “monello”.
La stessa Springfield è la città natale di Groening, anche se in effetti, essendo la più comune degli Stati Uniti (in tutto il paese ve ne sono circa una quarantina) il disegnatore ha voluto sceglierla perché gran parte degli spettatori potessero pensare “quella è la mia Springfield”.
La città è un complesso microcosmo in cui i protagonisti hanno a che fare con un grandissimo numero di personaggi secondari e affrontano ogni genere di tema sulla società moderna.
I Simpson | Curiosità
Perché il colore giallo?
La scelta del colore non è stata un caso. Groening voleva che i telespettatori, rimanendo impressionati da quei personaggi così diversi dal solito, pensassero che il giallo fosse legato ad un problema tecnico del loro televisore.
La gag del divano
Durante la sigla, la famosa gag del divano che cambia di puntata in puntata è uno stratagemma usato dagli sceneggiatori per allungare l’episodio. Più è lunga la durata dell’episodio, più sarà breve la gag, viceversa, se l’episodio dura già parecchio, la gag durerà di meno.
Le profezie dei Simpson
Come fossero i nuovi Maya, i Simpson hanno previsto eventi che poi si sono verificati tempo dopo nella realtà, come lo smartwatch, l’ipod, le videochiamate o la presenza di Lady Gaga al super bowl. Il più eclatante fra i tanti è l’inimmaginabile elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti d’America.
Il cambio di forma dal 1987 ad oggi.
Chi è fan da tempo saprà che nelle prime puntate l’aspetto dei Simpson era diverso rispetto a quello che vediamo oggi, come fosse più grezzo. Il motivo è semplice: durante le prime lavorazioni Groening consegnò degli schizzi dei protagonisti pensando che i disegnatori li avrebbero puliti. Questi si limitarono semplicemente a ricalcarli. Nel corso del tempo, poi, la forma dei personaggi è stata affinata, fino ad arrivare ai disegni finali che conosciamo oggi.
L’espressione “D’oh!”
La tipica esclamazione “D’oh!” utilizzata da Homer nelle situazioni spiacevoli, trae ispirazione da James Finlayson, storica spalla di Stanlio e Ollio, che storpiò l’espressione inglese “Damn” (dannazione). Nel 2001 l’espressione è stata addirittura inserita nell’Oxford English Dictionary come suono onomatopeico.
La morte di Maude Flanders
Maude Flanders, moglie di Ned, era un personaggio secondario piuttosto ricorrente, ma ad un certo punto è stata fatta morire. Il motivo? La doppiatrice originale voleva essere pagata di più e minacciò di abbandonare lo show, così la produzione decise di farla fuori, letteralmente. Nel corso degli anni anche altri personaggi chiave sono spariti, come Edna Kaprapal, Troy McLure e Lionel Hutz, in seguito alla scomparsa dei doppiatori statunitensi.
Una serie da record
Lo show attualmente detiene il Guinness World Record per “più celebrità partecipanti in una serie animata”
Gli scherzi telefonici al bar Boe
La celebre gag degli scherzi telefonici di Bart al barista irascibile Boe trae ispirazione da un episodio reale. Negli anni ’70 due personaggi, dopo aver visto un barista litigare con un cliente perché non beveva abbastanza velocemente, cominciarono a telefonargli chiedendogli di parlare con personaggi inventati, godendosi le sue reazioni imbestialite.
La pettinatura di Marge
La capigliatura vertiginosa di Marge contiene un segreto che Matt Groening ha sempre pensato di voler rivelare nell’ultimo episodio, ma un’indiscrezione del videogioco The Simpson Arcade (uscito nel 1991) svela che sotto la pettinatura Marge nasconde un paio di strane orecchie da coniglio.
La fine dei Simpson
Ma i Simpson finiranno mai? Il 6 febbraio 2019 la serie è stata rinnovata per la 31esima e 32esima stagione, ma la Fox detiene i diritti della sitcom fino 2082.
Federica Brosca