L’hype, i videoclip e l’anonimato sono gli ingredienti “non segreti” del progetto Liberato.
A distanza di poco più di due anni dall’uscita del singolo che ha dato origine a tutto, ieri notte, alle 23,59 del 9 Maggio, Liberato ha pubblicato sui suoi canali social ben 5 video che, insieme alle precedenti uscite, formano la tracklist ufficiale del primo album. Senza nome, ovviamente, o omonimo se vogliamo essere pignoli. Due anni di attese che hanno tenuto in ansia migliaia di giovani e non, curiosi di sapere chi si cela sotto quella felpa nera.
Capri Rendez-Vous, recatevi all’isola dell’amore! Un appuntamento futuro, oltre quello già fissato a Roma per prossimo il 22 giugno, o un riferimento al ristorante dell’Hotel più elegante e lussuoso dell’isola azzurra, che si aggiunge agli omaggi a De Laurentiis (?) e alla dolce vita caprese. Chissà, Liberato ci ha abituati male in questi due anni a fare pronostici azzardati, quasi si vincesse qualcosa.
Di certo è che, a mio modesto giudizio, l’album, a parte i singoli di lancio, non sembra spostare di molto gli equilibri creatisi finora, e letto in chiave complessiva delude le aspettative. Le cinque tracce pubblicate ieri si muovono sulla falsariga delle precedenti: sole, cuore, amore e inglesismi decorativi per dare un tono di internazionalità. Nessuna novità insomma, e tirando le conclusioni sembrano arrivare in ritardo rispetto alle dinamiche moderne, al punto che vien da chiedersi se sia opportuno parlare di progetto musicale o sia preferibile considerarlo, a tutti gli effetti, come l’aggiornamento del portfolio del regista Francesco Lettieri. Chissà.
Intanto l’album, completo di copertina, è disponibile su spotify, mentre la mini serie girata a Capri è visionabile sul canale Youtube del progetto.
Liberato – Liberato
Nove maggio | Intostreet | Je te voglio bene assaje | Oi Marì |
Gaiola | Tu me faje ascì pazz’ | Guagliò | Me staje appennenn’ amò |
Nunn’a voglio ‘ncuntrà | Niente | Tu t’e scurdat’ ‘e me
Salvatore D’Ambrosio