Sabato 20 Luglio sul pianeta Goa Boa è atterrato l’extraterrestre Salmo, nel giorno in cui 50 anni fa Neil Armstrong compiva la prima passeggiata lunare. Non occorre dunque andare in Nevada per verificare l’esistenza o meno degli alieni: uno di loro si è materializzato all’Arena del Mare ed ha fatto sold out.
Nel 1969 lo sbarco dell’Apollo 11 fu un fatto politico e tecnologico di rilevanza mondiale, per l’epoca e per il futuro che ne conseguì. La conquista della Luna è per molti un evento storico e romantico allo stesso tempo. Con le dovute proporzioni, in parte, si può supporre siano stati i medesimi sentimenti provati dalle migliaia di giovani accorsi al Porto Antico di Genova per assistere allo show del rapper sardo.
La gente di Salmo arriva ai cancelli presto per guadagnare la transenna o quantomeno una delle prime file e stare il più vicino possibile al palco. Sono in prevalenza giovanissimi, giunti chissà da dove per vivere due ore insieme al King, l’artista rap più forte del momento, icona pop nazionale per le nuove leve.
Salmo amato ed odiato. Un fuoriclasse che non si sottrae al suo destino, anche quando questo gli combina degli scherzetti.
Scrivi Salmo e leggi guerra. I suoi concerti sono un campo di battaglia – e lo si nota anche dal pit destinato ai fotografi, sovraffollato. Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Ognuno è lì per immortalare il momento, per avere un ricordo da raccontare. Nel 2019? io c’ero. Come i racconti dei nonni di quel Luglio di cinquant’anni fa davanti ad una tv. Sempre con le dovute proporzioni.
Goa Boa Festival: Massimo Pericolo, Quentin40, Speranza
Prima che Maurizio Pisciottu salga sul palco ci sono un po’ di artisti a scaldare la folla, attesi anch’essi e che, in modo diverso, sono riusciti a ritagliarsi uno spazio importante nel panorama rap italiano.
Inizia Speranza e parte subito a raffica, così come si è fatto conoscere. La 10 di Feghouli, bicchiere di birra in mano, un brindisi prima di cantare per onorare i presenti. Poi via con i pezzi che lo hanno reso noto: Spall a sott, Chiavt a mammt, che il pubblico sembra gradire molto e conoscere a menadito. Storie di periferia, storie di tutti i giorni, raccontate così come sono vissute.
A seguire arriva il giovane 1 dai giardinetti di un’altra periferia, quella romana, a raccontare la sua di storia, con le rime tronche. Quentin40 è forte ed ha una gran voglia di spaccare il mondo. È visibilmente emozionato e non lo nasconde, ma dà spettacolo durante la sua mezz’ora. Acclamatissimo quando lancia Thoiry, singolo portato alla ribalta da Achille Lauro e Gemitaiz.
L’ultimo ad esibirsi è Massimo Pericolo, rapper varesino molto amato dal pubblico del Goa. Alessandro (Vanetti, all’anagrafe) porta in scena i suoi trascorsi difficili: storie di droga, di galera e di amori raccontati in Scialla Semper, nome del primo album e dell’operazione che nel 2014 portò al suo arresto. Due anni dentro e tanta voglia di rifarsi una vita. Sul palco dà il massimo senza troppi pericoli, preparando al meglio il terreno per l’attesissimo ospite.
A notare bene, sul main stage c’è una certa comunanza non solo di genere (il rap) ma anche di temi e destini. Gli artisti alternatisi nelle due ore precedenti l’esibizione di Salmo sono persone che nella vita cercano un riscatto attraverso la musica. Mi auguro che un giorno nelle loro storie ci raccontino di esserci riusciti.
Il momento di Salmo
Il playlist tour è un evento generazionale e guai a chi se l’è perduto. Salmo sul palco del Goa Boa ci arriva in carrozzella e ci resterà su per quasi l’intero concerto. A metà esibizione accade che qualcuno, dal parterre, lanci una monetina. Non una ma ben due volte, a distanza di pochi minuti. Salmo interrompe lo show, invita la persona a salire sul palco e a confrontarsi da vicino. Chiede e si chiede che senso abbia pagare un biglietto per poi lanciare una monetina. È da stupidi, afferma.
Poi divide la folla in due incitando i presenti a scatenare l’inferno (del pogo). Uno spettacolo nello spettacolo. Qualcuno si sente male. Ferma tutto di nuovo e da fratello maggiore tranquillizza i ragazzi invitandoli a lasciare transitare le persone bisognose di soccorsi verso un’uscita sicura.
Arriva il momento romantico, impensabile a detta sua fino a qualche tempo fa, quando a seguirlo c’erano solo maschietti, mentre oggi tra il pubblico ci sono tantissime ragazze. Si accendono le luci degli smartphone, spunta qualche accendino, il Goa Boa chiude il cielo nella stanza.
Il tempo sembra volare, in rassegna passano i pezzi del nuovo album e le hits che lo hanno fatto conoscere e consacrato come il King. Per il gran finale Salmo si alza in piedi e su una gamba sola inizia a ballare, insieme a Massimo Pericolo, Speranza e la sua gang: Machete, Machete è la gang!
Tutto davvero fantastico, con Il Goa Boa che fa il tutto esaurito per uno degli show più belli del 2019.
Salvatore D’Ambrosio
GOA BOA FESTIVAL – 20 LuglioO 2019 | IMMAGINI
Il Reportage fotografico dei concerti della quarta giornata del Goa Boa Festival 2019 è a cura di Tiziana Teperino – © Copyright 2019 – Tutti i diritti riservati.
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