Gazzelle, al secolo Flavio Pardini, è uno dei cantautori più amati degli ultimi anni, soprattutto dalle adolescenti, ma non solo. Viene immediato chiedersene il motivo. In pochi tempo e con soli due dischi registrati in studio, qualsiasi locale in cui si esibisce è sold out. Andiamo a scoprire, in primis, come è nato questo fenomeno ed anche perché è così influente nel panorama musicale nostrano.
Flavio Pardini diventa Gazzelle
7 dicembre 1989, il rinomato Rione Prati di Roma dà alla luce Flavio Pardini. Nel corso degli anni successivi, il ragazzo cresce consumando i dischi di artista nazionali, come Cesare Cremonini, Rino Gaetano, e d’oltremanica, come gli Oasis.
Un emergente Flavio inizia a suonare e ad esibirsi già a partire dal 2012, presentandosi al pubblico con il proprio nome anagrafico. Nel 2016, ispirato ed innamorato del modello di scarpe Adidas Gazelle ne “italianizza” e ne storpia il termine divenendo egli stesso Gazzelle, come noi tutti più comunemente lo conosciamo.
L’ascesa all’olimpo del mondo indie – oggi itpop – è rapida e indolore.
Il 3 marzo 2017 viene pubblicato con Maciste Dischi il disco d’esordio Superbattito, comprendente otto tracce inedite. Con i brani Zucchero Filato e NMRPM conferma decisamente di essere uno dei fenomeni musicali italiani più ascoltati e seguiti dal pubblico.
Esattamente un anno dopo l’uscita del disco, a distanza di un solo giorno, il 2 marzo 2018 esce Megasuperbattito. Un’evidente versione deluxe dell’album precedente, ma con aggiunta di nuovi pezzi, quali Sayonara, Martelli, Nero, Meglio Così.
Il cantautore romano, che tra l’altro definisce il suo genere musicale sexy pop, sembra aver raggiunto l’apice del successo con l’esibizione al celeberrimo Concertone del Primo Maggio 2018. Eppure, il meglio deve ancora venire.
Tra i tour in tutta Italia, le fan urlanti e le collaborazioni con Lorenzo Fragola e Luca Carboni, Gazzelle trova il tempo di registrare il suo secondo album. Il 30 novembre 2018 Punk è in vendita in tutti i negozi. Un’uscita importante e decisiva, in quanto il successo del sexy pop boy si amplia in maniera smisurata. Non sono più soltanto gli alternativi, gli indie, ad ascoltarlo, ma il suo nome rimbomba in tutte le radio ed in egual modo in tutte le case private.
Un mese fa si è esibito nuovamente al Concertone, ma stavolta nell’orario dei vip, in prima serata e non in pieno pomeriggio come l’anno precedente.
Perché Gazzelle è così amato nel panorama itpop italiano
È arrivato il momento in cui chiedersi il motivo per cui Gazzelle sia così amato nel panorama itpop italiano.
Siamo in un momento storico-musicale in cui una moltitudine di giovani ascolta quotidianamente musica italiana. Un dato importante, che non si manifestava da vent’anni o poco più. Se ciò è accaduto, bisogna sicuramente attribuirne il merito a chi è stato in grado di cavalcare l’onda, interpretando al meglio il pensiero di migliaia di adolescenti. In seguito, oltre a questi, anche la generazione precedente si è lasciata coinvolgere a sua volta.
Parlare di ciò che ci circonda, senza la necessità di inserire troppi fronzoli, citando aspetti di semplice condivisione, è la forza di questi artisti. Rendersi comprensibili ad una vasta fetta di pubblico è la loro peculiarità.
Probabilmente, in quanto a fama, Gazzelle può definirsi “secondo” solo a Calcutta. È una certezza, però, il fatto che il suo successo sia stato più immediato di quanto si possa immaginare.
Tanto per fare un esempio: nell’ottobre 2016 alla festa d’inaugurazione di Radio Sonica, Flavio Pardini era uno spettatore tra il pubblico, come me e molti altri. L’esatto anno successivo era uno degli ospiti sul palco, tra i più attesi.
Per quanto possa non piacere quest’ondata, non me la sentirei mai di condannare la nuova generazione di cantautori. Quanto piuttosto, vorrei chiedere a chi si lamenta qual è il suo contributo musicale al momento.
Insomma, Gazzelle ha fatto, sta facendo e farà scintille.
Assunta Urbano