I Kafka sulla Spiaggia hanno presentato ieri sera, in anteprima presso l’Auditorium Novecento di Napoli, gemma incastonata nel centro storico cittadino, il nuovo album pubblicato lo scorso 23 Settembre. La Storia Una storia è il secondo lavoro in studio, prodotto dagli stessi Kafka in collaborazione con l’etichetta Octopus Records e Massimo De Vita (Blindur). Un release party molto partecipato che ha regalato ai presenti non solo la possibilità di ascoltare dal vivo i nuovi pezzi ma di apprezzare la bravura di questi ragazzi che come il buon vino migliorano col tempo.
I Kafka sulla Spiaggia, la storia e una storia da raccontare
È utile sapere che i Kafka sulla spiaggia sono un quartetto campano composito e ben assortito, e nella forma e nella sostanza. Se li vedeste lontani dai riflettori pensereste a 4 persone che probabilmente non hanno nulla in comune tra loro. O perlomeno è così che mi son parsi osservandoli dalla mia postazione. Salvo poi dovermi miseramente ricredere, una volta sul palco, per aver ignorato una componente essenziale di ognuno: la libertà di essere se stessi. Quello che all’apparenza potrà sembrare un dettaglio trascurabile o insignificante rappresenta invece la chiave di lettura di una formazione sui generis.
Con grande naturalezza ci siamo ritrovati davanti un batterista in costume ed occhiali da sole, un frontman fashion in cravatta e camicia blu, un chitarrista anni ’70 tirato a lucido ed un bassista casual ma non troppo. Dico questo non per farne una questione di moda, di gusto o stile – che assolutamente non mancano – ma per evidenziare come quattro soggetti apparentemente diversi formino gli ingranaggi di un meccanismo rodato che gira alla perfezione.
Ad essere onesti, i Kafka godono di una presenza scenica non indifferente e l’assenza di un distraente ufficiale come una divisa esalta ancor più le doti dei singoli, evidenziando alcune sfumature che possono sfuggire all’ascoltatore.
Le 10 tracce contenute ne La Storia Una storia sono intrise di una piacevole vena malinconia in chiave pop d’autore, si intende. Uno stile ed un approccio alla scrittura lontani anni luce dalle discutibili evoluzioni dell’ultimo decennio. I testi forse richiedono un ascolto particolare, ma non per la difficoltà degli stessi.
La band nell’ora e più di live ci ha offerto una esibizione onesta e senza sbavature, con grande giubilo dei presenti. L’emozione e l’ansia di presentare il nuovo lavoro si sono dissolte in breve e i ragazzi si sono ritrovati travolti dall’entusiasmo di un pubblico piacevolmente colpito. Negli abbracci finali c’era tutto il calore accumulato in questi mesi di assenza dalle scene. Un ottimo inizio, insomma.
Salvatore D’Ambrosio
Kafka sulla Spiaggia | IMMAGINI
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