È disponibile da oggi, 26 febbraio, la nuova serie tv originale Netflix: I Am Not Okay with This tratta dall’omonimo fumetto di Charles Forsman e diretta da Jonathan Entwistle in collaborazione con Shawn Levy e Christy Hall.
Il crescente hype era diventato ormai incontenibile per il giovane pubblico avvezzo al genere young adult in cui si erano già cimentati – registrando un grande successo – sia Entwistle con The end of the f**king world sia Levy con la celeberrima Stranger Things.
I Am Not Okay With This: la trama
I Am Not Okay With This narra le avventure di Sydney, interpretata da Sophia Lillis e di cui avevamo notato la potenza espressiva nel ruolo della giovanissima Camille in Sharp Objects.
Sydney è una quindicenne che conduce una vita apparentemente normale facendo fronte alle difficoltà che l’adolescenza porta con sé e di cui si sfoga nelle pagine del suo diario segreto. Tra gli allarmismi e i timori per i problemi che la circondano a casa, a scuola e dentro di sé, Sydney si scoprirà detentrice di alcuni superpoteri il cui mistero accompagnerà l’intera stagione.
Inoltre è preoccupata che la sua migliore amica Dina (Sofia Bryant, già nota sugli schermi grazie a The good Wife) possa allontanarsi da lei una volta fidanzata con Brad Lewis (Richard Ellis), il classico ragazzo perfetto.
Al contario, la situazione di Sydney è tutt’altro che perfetta soprattutto in famiglia: vive con la madre Maggie (Kathleen R. Perkins) e il fratellino Liam (Aidan Wojtak-Hissong) e la morte di suo padre è l’assenza che le provoca continui sospetti e dubbi.
Progressivamente però, l’insorgere dei suoi superpoteri (in particolare la telecinesi) e la scoperta della sua omosessualità, si sovrapporranno alle questioni liceali e familiari rendendo Sydney un personaggio intimamente frustrato e alienato rappresentato in un modo eccezionalmente realistico.
Essere adolescenti cioè scoprire se stessi per imparare a stare al mondo
In ogni episodio l’angoscia e i dubbi della protagonista sono accuratamente analizzati e non circoscritti all’andamento logico di una trama superficiale, come accade sempre più spesso nei drama adolescenziali. Questi ultimi infatti, continuano ad accrescere la produzione a tratti eccessiva e tendente alla banalità tanto dei temi quanto degli artifici cinematografici.
Non è il caso di I Am Not Okay With This, che si impone con elementi innovativi mostrandosi come prodotto di buona qualità a livello scenografico, musicale e scenico.
Per quanto riguarda le tematiche trattate, il fatto che si basi su un fumetto incentiva la credibilità e lo discosta dalle altre serie evitando l’antipatico effetto deja-vu. Quella utilizzata è una prospettiva più profonda che permette di esplorare un mondo sconosciuto: la psiche interiore così piena di sorprese, non sempre piacevoli e facili da accettare.
I Am Not Okay With This è, quindi, una storia di formazione che riprende i dubbi del tipico adolescente aggiungendo l’elemento fantasy dei superpoteri (di cui però se ne sarebbe fatto volentieri a meno).
Seppur possa sembrare banale, si tratta di una serie che tocca temi attuali e scottanti per la maggior parte dei teenagers: l’amicizia, l’omosessualità, la morte, la frustrazione. E gli autori si dimostrano all’altezza della trattazione.
Santina Morciano