Dopo i recenti featuring con i Subsonica in “Aurora sogna” e con Francesca Michielin in “Riserva naturale”, i Coma_Cose tornano con l’EP “Due” prodotto da Stefano Tartaglini aka Stabber.
A poco più di due mesi dall’uscita di “Fondamenta” e a un anno dall’album “HYPE AURA”, il duo milanese composto da Fausto Lama e California (Francesca Mesiano), ha scritto due canzoni molto diverse tra loro ma dense di significato e che si spera siano l’inizio di un nuovo progetto musicale.
Pochi giorni fa avevano annunciato sulla loro pagina Instagram:
DUE è il nome del nostro nuovo lavoro realizzato sulla produzione di @stabber
DUE canzoni come le facce di una stessa medaglia: “GUERRE FREDDE” e “LA RABBIA”.
Abbiamo scritto i brani ben prima di queste settimane, era un periodo in cui questi SENTIMENTI ci sembravano solo nostri ma oggi, a riascoltarli nell’attesa che diventino di tutti, suonano in un modo imprevisto e la voglia di condividerli è ancora più grande.
DUE come noi.
DUE come noi e voi.
I due brani, “Guerre fredde” e “La rabbia”, incarnano alla perfezione i sentimenti che dominano questi giorni: la solitudine e la rabbia.
Da un lato, “Guerre fredde”, con un dolce stile pop, diventa la colonna sonora perfetta per riflettere sull’assenza delle persone e l’impotenza degli uomini di fronte all’imprevedibilità del tempo (“Anche se arrivi al culmine, la vita dura un fulmine”).
Spesso fonte di inquietudine, la solitudine nel testo (come nella situazione attuale “è perfetta così e lo capirai (lo capirai, capirai)” e ci fa compagnia con un testo che ricorda le metafore urbane de Le Luci della Centrale Elettrica.
“La rabbia” è un brano tra il dancefloor e il rap. Come suggerisce il titolo, la rabbia domina interamente gli oltre due minuti della traccia partendo da alcune considerazioni sulle morti nelle acque del Mediterraneo definito “il nuovo Acheronte”.

Un testo quasi poetico, ricco di giochi di parole e significati nascosti da analizzare e fare propri che, soprattutto nella seconda parte, sembrano la didascalia perfetta scritta per accompagnare la triste fotografia dell’Italia delle ultime settimane:
“Così si scrive un’altra pagina di cronaca nera, nera
ognuno con le sue colpe, ognuno con la sua galera
e io che cerco la pace, che cerco la fuga, che cerco evasioni
come agli uccelli per volare via
lontano o come alle stagioni
Servirebbe più maggio per allungare la primavera
Servirebbe coraggio per trattenere una lamentela
perché a nessuno gli frega
di quando commetti ciò che fa la gente
Ognuno ha la sua storia ed ogni storia è differente
No, non sprecare la rabbia
no, è l’unico consiglio sensato che abbia da darti”
Santina Morciano