Si fa chiamare Andreotti ed è l’ennesimo cantautore indie-pop italiano. L’ennesimo artista mascherato, e di questi tempi indossare una maschera è una scelta molto sensata, in effetti.
Il giovane classe ’93 ha scelto un moniker importante, pesante, che richiama alla memoria tempi e storie di un’Italia che non c’è più. Ma la storia del Giulio nazionale forse c’entra relativamente poco. Lo scopriremo solo vivendo. Intanto possiamo provare ad immaginare qualche riferimento che ci consenta di inquadrare meglio il personaggio.
Partiamo da 1972, titolo del disco d’esordio del giovane cantautore ed anno in cui il politico romano fu nominato per la prima volta Presidente del Consiglio. Il 18 febbraio di quell’anno, infatti, si formò il primo Governo Andreotti. Fu il 27° della nostra Repubblica: 27 come gli anni dello sconosciuto artista. Ma qui occorre mettere un freno alla fantasia ed iniziare ad analizzare qualche dato concreto.
La domanda nasce spontanea: Chi è Andreotti?
In verità sappiamo davvero poco sul suo conto, se non ciò che ha raccontato sui suoi canali social nelle ultime settimane, prima che uscisse il singolo Winnie The Pooh. Sostiene di aver preparato delle canzoncine da far ascoltare e che con la trap non c’entra nulla. Bene verrebbe da dire, o male, a seconda dei punti di vista.
Le poche info a disposizione ci raccontano di un giovanotto che ha imparato a fare musica da solo. Un autodidatta con una forte passione.
Adora i krumiri (i biscotti) nel caffè al mattino – lo ispirano -, ascolta Battisti, Battiato e ritiene che il suono del basso dei Tame Impala sia molto figo, ma quello del suo un po’ di più. Ha trascorso gli ultimi 12 anni della sua vita in un piccolo studio di registrazione fatto in casa.
Come ogni buon artigiano che si rispetti, ha prodotto qualche canzone per alcuni amici ed imparato a suonare vecchi strumenti in disuso (ed in cattive condizioni) a cui ha ridato nuova linfa attraverso dei restauri. La chiamata artistica sarebbe arrivata ai principi dello scorso anno. Da lì la stesura dei primi brani e la volontà di pubblicare un album tutto suo. Il primo, autoprodotto.
Lunedì 6 Aprile, come dicevo, è uscito il singolo “Winnie the Pooh” con il relativo videoclip, che anticipa “1972”, il disco d’esordio disponibile dall’11 maggio 2020. Nell’attesa di saperne di più non ci resta che ascoltare il brano.
Winnie the Pooh
Salvatore D’Ambrosio