Oggi, venerdì 12 giugno, la dolce Lola compie ben cinquanta anni, ma è ancora la tenera ragazzina di cui tutti ci siamo inconsciamente innamorati.
Proprio in questo giorno magico di amori estivi passeggeri – al tramonto inoltrato degli anni Sessanta e delle sue rivoluzioni giovanili – le orecchie e i cuori di milioni di ascoltatori si aggregano sulle note di questo brano dei Kinks.
La canzone in questione anticipò l’ottavo disco registrato in studio (il più iconico) della band britannica, Lola Versus Powerman & The Moneygoround, Part One pubblicato il 27 novembre del 1970. Una prima metà che, purtroppo, non ha mai visto la sua part two, la cui uscita era stata progettata per l’anno seguente, ma mai portata a termine.
#LOLADAY
La band, in collaborazione con la BMG, ha deciso di festeggiare con i fan questa importante ricorrenza, lanciando il “Lola Day”. In questo giorno, molti musicisti parteciperanno pubblicando una loro versione del brano, mentre i fan potranno inserire nelle proprie foto dieci nuovi adesivi personalizzati prendendoli direttamente dal sito https://thekinks.info/lola/.
Ed è proprio con i loro fedeli seguaci che il gruppo vuole festeggiare questa giornata speciale. L’invito a collegarsi sulle pagine social dei Kinks proprio oggi per delle sorprese è aperto a tutti. Così come lo è ugualmente quello di diffondere l’iniziativa con l’hashtag #LolaDay. Non vediamo l’ora di scoprire cosa hanno in serbo per noi!
Nel corso della loro carriera, Ray Davies e compagnia bella hanno registrato numerosi pezzi di grande successo, tra cui You Really Got Me, Waterloo Sunset e All Day And All Of The Night. Ma allora, perché è proprio Lola la hit che li ha consacrati? La risposta, che non riguarda solo l’anima pop del pezzo, è molto semplice: la canzone è avanti anni luce rispetto alla sua uscita.
CHI È LOLA?
Se non conoscete la controversa storia della giovane Lola, vi siete di certo chiesti il motivo della sua celebrità e del suo avanguardismo.
L’autore della canzone è ancora una volta Ray Davies. L’ispirazione proviene dall’incontro, insieme al manager Robert Wace, con un travestito nel quartiere modaiolo londinese, Soho. La città, ormai colorata grazie alla Swinging London, ospita presso le proprie strade individui d’ogni estrazione sociale, prediligendo una vita alquanto libertina rispetto al resto d’Europa.
In questo clima sgargiante, il leader dei Kinks intravede il suo compagno d’avventure dimenarsi in pista da ballo insieme ad una presenza “insolita”. Qualcosa però si nasconde sotto le vesti della donzella. E nonostante Davies abbia comunicato la simpatica notizia all’amico, Wace, che sta passando la serata con la ballerina transessuale, si è definito “troppo fatto e ubriaco per preoccuparsene”.
E così prende vita Lola di ritorno in albergo dopo una scenetta memorabile nella sua assoluta semplicità. Una canzone d’impatto fragoroso nella scena musicale di quegli anni. Nessuno all’epoca l’avrebbe immaginato come uno dei più grandi successi dei Kinks.
Altrettanto orecchiabile è il nome scelto e non è una casualità. Il sesso libero protagonista di quegli anni coincideva con la diffusione su scala mondiale della Pop Art, con il suo maggiore esponente Andy Warhol, e la iper commercializzazione di prodotti come la Coca Cola. Immediata l’associazione del marroncino della bevanda al colore della pelle della dolce Lola, no? Beh, a quanto pare il pezzo non è andato in radio proprio con questo testo all’epoca. Le reti hanno impedito la sua circolazione originale non per l’argomento trattato, quanto per evitare la pubblicità dell’azienda. E pensare che con il passare degli anni il citazionismo all’interno dei brani è diventato un tratto distintivo. Sarebbe mai successo se non fosse stato per la rivoluzionaria band londinese? A voi le conclusioni.
C’ERANO UNA VOLTA I BEATLES, I ROLLING STONES…
E POI C’ERANO I KINKS
C’erano una volta i Beatles e chiunque iniziò a pensare di poter prendere in mano uno strumento e creare capolavori. C’erano una volta i Rolling Stone e chiunque iniziò a pensare di poter avere la stessa presenza scenica di Mick Jagger, dimenandosi sul palco. In entrambi i casi, i risultati emulativi sono stati positivi in poche occasioni. E poi, c’erano i Kinks, troppo futuristici per essere compresi nella loro essenza fin da subito. Chi dagli anni Novanta in poi ha preso in mano una chitarra ispirandosi a loro, ha costruito un percorso di sicuro più individuale. Grazie alla band, tanto per fare un esempio, esistono i Blur.
Tutto quello di cui stiamo parlando si è verificato a cavallo tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta. Un periodo molto particolare per la storia della musica mondiale. I Beatles si sono sciolti da poco e tutto sembra in apparenza al suo culmine. Le speranze di Woodstock sono ormai un ricordo lontano e di sicuro irripetibile.
I giovincelli sentono nel loro profondo la necessità di ribellarsi alla società in cui vivono. È ancora presto per l’arrivo decisivo del punk, ma potrebbe considerarsi troppo tardi per siglare il proprio nome nella scena musicale che oggi definiamo classic rock? Ovviamente no, e per fortuna.
È proprio in questi anni che i Kinks prendono una forma più personale, distaccandosi dai colleghi operanti nello stesso decennio. Ciò permetterà loro di essere meglio compresi nel futuro e di ottenere maggiore fama anche grazie alle loro canzoni presenti nelle pellicole di Wes Anderson.
Per me e molti altri fan il loro percorso ha significato la capacità di ampliare con costanza gli orizzonti, senza accontentarsi mai. Tutto questo senza quell’incontro di una notte con Lola forse non sarebbe mai successo. E, invece, è storia.
LOLA | TESTO
“I met her in a club down in old Soho
Where you drink champagne and it tastes just like
Coca Cola
C-o-l-a Cola
She walked up to me and she asked me to dance
I asked her her name and in a dark brown voice she said, “Lola”
L-o-l-a Lola, Lola
Well, I’m not the world’s most physical guy
But when she squeezed me tight she nearly broke my spine
Oh my Lola, Lola
Well, I’m not dumb but I can’t understand
Why she walked like a woman but talked like a man
Well, we drank champagne and danced all night
Under electric candlelight
She picked me up and sat me on her knee
She said, “Little boy, won’t you come home with me?”
Well, I’m not the world’s most passionate guy
But when I looked in her eyes
Well, I almost fell for my Lola
I pushed her away
I walked to the door
I fell to the floor
I got down on my knees
Then I looked at her, and she at me
Well, that’s the way that I want it to stay
And I always want it to be that way for my Lola
Lola
Girls will be boys, and boys will be girls
It’s a mixed up, muddled up, shook up world
Except for Lola
Well, I’d left home just a week before
And I’d never ever kissed a woman before
But Lola smiled and took me by the hand
She said, “Little boy, gonna make you a man”
Well, I’m not the world’s most masculine man
But I know what I am and I’m glad I’m a man
And so is Lola”
Assunta Urbano