Per Essere Felici di Marina Rei: 25 anni di cambiamento

Per Essere Felici di Marina Rei è il nuovo disco di inediti della poliedrica cantante romana. Sei anni dopo il suo ultimo lavoro, Pareidolia, l’autrice decide di celebrare il quarto di secolo di carriera con otto canzoni che segnano un ulteriore passo in avanti sul percorso che la vede sempre più impegnata nella scrittura e stesura di un forma cantautorale rivolta all’esaltazione della parola.

Come di consueto Marina Rei se la scrive, se la canta e se la suona da sola, in qualità di polistrumentista qual è. Una sorta di “one woman show” intimista dai contenuti schietti e diretti, supportato da una nutrita schiera di artisti, musicisti e amici che hanno saputo spingere ancora di più l’anima pulsante dello spettacolo. Per Essere Felici può scavalcare il concetto di “musica da ascoltare” confluendo in quello di “musica da interpretare”. Giorgio Gaber, in tal senso, è stato il maestro che ci ha mostrato la via dal punto di vista della rappresentazione scenica. Potrebbe essere un modo alternativo di portare l’LP in giro per lo stivale.

Il disco è stato pubblicato il 26 Giugno, seguendo il traino dei tre singoli che da Gennaio hanno fatto conoscere al grande pubblico le fatiche di questa produzione. Dimentichiamo i tormentoni degli esordi. Tralasciamo l’impostazione “canzone italiana” del decennio a cavallo tra questo e il secolo scorso, quello delle partecipazioni a Sanremo per intenderci. Per Essere Felici è il naturale sviluppo dell’ultima fase compositiva di Marina Rei. Con questo presupposto ci affacciamo su un’opera che palesa al meglio le sue doti da cantautrice, ma anche quel pizzico di allusione sonora che ne scardina i preconcetti e la lancia verso “altro”. Otto canzoni che parlano alla coscienza, soprattutto alla propria. Il resto cercheremo di inquadrarlo meglio tra poco.

Marina Rei

Per Essere Felici è l’ultimo album di Marina Rei. Scopriamolo assieme canzone dopo canzone.

Ci Penso a Te è il diapason su cui (quasi) tutte le altre canzoni si accordano. Il concetto di una prima parte dedicata alla lirica ed una seconda più aperta all’interpretazione personale, cavalcando l’emotività suggerita dalla sola musica, sarà condiviso durante l’intera riproduzione. In particolare Ci Penso a Te traccia la sfumatura romantica di un sentimento osteggiato dalle circostanze. Non esistono colpe da attribuire, solo incastri che si sfiorano e non si consolidano. Resta la culla di un pensiero appagante, nonostante gli ovvi impedimenti, eppure con i suoi amari risvolti.

Bellissimo è invece il tributo amorevole di una madre nei confronti del proprio figlio. La capacità di Marina Rei di parlarne così direttamente, senza veli o sovrastrutture è disarmante. La cantante si spoglia di qualsiasi corazza – quelle che tendenzialmente gli artisti non fanno altro che fortificare durante la loro vita – raccontando e raccontandosi mediante l’esperienza del rapporto figlio-genitore. Le fasi di crescita che modificano la percezione dell’uno nei confronti dell’altro, i sogni, le aspettative e la difficoltà, talvolta, nel riconoscere che il fanciullo è cresciuto e sta formandosi come individuo adulto. Suggestiva la parte finale dove determinate sensazioni letteralmente volano sulle note.

Per Essere Felici è stato anche il primo singolo estratto in Gennaio. Qui l’idea incentrata sul piano/tastiera/synth viene smorzata dalla presenza influente della chitarra acustica. Anche la forma canzone appare più riconoscibile. La presenza di Gianni Maroccolo al basso non resta indifferente. Il messaggio promosso nel brano indica il presupposto primordiale necessario al fine di raggiungere la felicità, intesa come “autonoma”, dipendente da nient’altro: l’accettazione di sé stessi. Un lungo monologo tra sé e sé, dove la parte consapevole si racconta a quella indifesa per darle forza.

Con Comunque Tu tutto il movimento perpetuo di persone con trascorsi non proprio idilliaci con i rispettivi padri si riunisce sotto l’egida di un sentimento comune. Almeno per coloro che, nonostante tutto hanno conservato un buon ricordo. Marina Rei nell’album offre il suo punto di vista sia nella veste di madre che di figlia. È per dettagli come questo che Per Essere Felici deve essere ascoltato non solo in qualità di contenitore musicale. La comunicazione non di rado lascia i binari su cui era stata immessa per raggiungere luoghi e platee differenti.

La punta di diamante nel mezzo di Per Essere Felici. Marina Rei rispolvera l’immediatezza della canzone melodica per un ascolto meno impegnativo.

Dimenticarci è la prima delle due canzoni più facili da decodificare all’interno dell’LP. Ne è stato tratto anche un video. Qui ci si concentra sul momento in cui bisogna voltare pagina. Lasciare molto del vissuto alle spalle, senza rancori di sorta, orientandosi per una ripartenza essenziale, facendo leva sulle cose semplici e un po’ ingenue.

Averti è Come Avere Paura prosegue il tocco melodico largamente apprezzabile. In effetti è probabilmente l’unica rappresentate ascrivibile alla vena Pop della selezione. D’altronde le relazioni amorose e gli scambi di vedute nella coppia spesso confluiscono in questo tipo di sonorità. Ma nulla è mai banale, anzi. Solo più semplice da ascoltare.

L’occasione Di Conoscerci Meglio tratteggia con dovizia l’esperienza maturata nel corso della vita. Quel bagaglio di conoscenza che insegna di volta in volta a comprendere meglio il mondo che ci circonda, le persone che ci sono vicine, anche realizzare il cambiamento radicale che, vissuto quotidianamente, forse non abbiamo saputo valorizzare. Sullo sfondo ancora un rapporto di coppia, con i suoi travagli e le sue fortune.

Devo Dirtelo sembra fare il paio con la capostipite Ci Penso a Te, chiudendo il cerchio. Stavolta il focus punta all’immutabilità di certe emozioni. Quelle che sopravvivono a tante avversità restando vive nell’animo di chi le prova. La sintesi la fornisce la stessa Marina Rei: “i sentimenti non cambiano né con la distanza, né l’impossibilità di un amore”. Sipario e malinconia.

Marina Rei - ph Simone Cecchetti

Marina Rei – ph Simone Cecchetti

Per Essere Felici: undicesimo lavoro discografico di Marina Rei. Come celebrare i venticinque anni di musica.

Il tipo di scrittura sviluppata in Per Essere Felici è completamente assorta e asservita al fine ultimo concepito dall’artista: piegare la componente musicale per favorire quella lirica dei testi. Grande valore assumono le parole, che però restano spicciole e fruibili. Non ci sono ingombranti allegorie da decodificare, non ci sono costrutti o parafrasi enormi solo per riempire di fasto e forbitezza alcuni passaggi. Ogni canzone mostra in maniera diretta e priva di sofisticazioni il suo messaggio. La vera forza dell’opera. Produzione affidata, in fase di missaggio e masterizzazione, alle sapienti mani di Daniele Sinigallia. Assieme a Marina Rei hanno offerto il loro contributo, dal punto di vista squisitamente musicale: Giorgio Maria Condemi, gli archi di Andrea Ruggiero e Flavia Massimo, Gabriele Lazzarotti, il già citato Marok e soprattutto Matteo Scannicchio.

Chissà come suonerebbe Per Essere Felici in un teatro. Forse lo scopriremo. Chissà.

Mario Aiello

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