Gheddi – Scopriamo il nuovo singolo del giovane MC

Con una produzione artistica così florida finirà, in breve tempo, ad avere più brani in repertorio che anni sul groppone. Scoperto di recente, il giovane rapper Gheddi, dopo il disco “Contusioni”, ha deciso di non fermarsi in questa torrida e strana estate ed ha pubblicato un po’ di giorni fa il nuovo singolo “Shock“. 

Una bomba di due minuti netti nel pieno stile old-school che sta caratterizzando le sue pubblicazioni. È stato elaborato anche un videoclip, abbiamo quindi ritenuto opportuno affrontare col diretto interessato tutti gli sviluppi relativi al suo progetto discografico, per un’intervista che spazia tra presente, passato e prossimo futuro di Gabriele (questo il nome dietro il moniker artistico).

Gheddi – L’intervista

 

  • Ciao, ti abbiamo scoperto con il disco “Contusioni”. Cosa puoi dirci di questo nuovo singolo intitolato “Shock”? Abbiamo notato che il sound è bello tosto.

“Shock” deriva da un periodo di frustrazione personale in cui, per svariati motivi, ho dovuto sfogarmi a modo mio, con carta e penna. Come spesso mi succede, tendo ad espellere tutti i pensieri negativi tramite la scrittura. Il sound così aggressivo è stato appunto una scelta in partenza.

Mobpsycho, il produttore del pezzo, è riuscito ad esprimere in musica quello che, in seguito, ho espresso io con le parole. In sostanza,”Shock” racconta di come mi sia stufato di spendere buone parole per gli altri e di avere in serbo solo il peggio di me, da qui in avanti.
Sono stanco di grattare il fondo.

  • Ho notato che insieme al tuo team hai lavorato alla pubblicazione di un videoclip per questa canzone. Raccontaci com’è andata la lavorazione, e se magari c’è qualche aneddoto simpatico da raccontare.

Il video è stato un problema dal principio. Inizialmente doveva essere un video in stile “Disagiati”, prendendo vari cut da scene di film splatter/cult. In seguito, abbiamo deciso di fare un videoclip, anche per non essere ripetitivo come format. Il video è stato girato da Nicolò Uzzauto, caro amico a cui affido sempre i miei lavori.

Aneddoti: Come sempre, la serata è partita con una certa dose di sfiga; l’amico che doveva metterci la casa per il video si è addormentato, così abbiamo dovuto aspettare sotto casa quasi un’ora. Nel frattempo gli abbiamo quasi “sciolto” il citofono.
Quella sera, c’era anche la “notte bianca” a Savona, quindi i supermercati non vendevano bottiglie di alcolici. Abbiamo girato mezza città per riuscire a trovare qualche cristiano che ci vendesse qualche birra, perché si sa: l’alcol tira fuori il meglio da ognuno di noi. Che dio benedica i bangladini!

  • Quali sono i riferimenti principali per la tua musica? La sensazione è che ti piace mischiare un po’ di influenze diverse dell’ambito hip-hop.

Sono un vero accanito dell’hip-hop da quando ho 14 anni, sicuramente il rap della golden Age e degli inizi 2000 ha influenzato molto il mio sound e il mio gusto, ma sono uno che è abbastanza aggiornato anche sulle novità.

La mia ispirazione deriva da diversi filoni apparentemente distanti. Dalla wave americana dei Suicide Boys, Zillakami e Triple Six Mafia; a quella nostrana citando i DSA Commando, Kaos e Hard Squat Crew. Logicamente non sto a citare i vari classiconi americani e non, se fai rap devi conoscerli a prescindere. Pur essendo un sound diverso, apprezzo molto anche la Griselda Records e il filone italiano di blo/b, Gionni Gioielli, Nex Cassel e Creep Giuliano.

  • Programmi per il futuro? Sei giovane ma a livello discografico stai viaggiando parecchio senza mai fermarti!

Sicuramente, per il futuro ho in programma di portare la mia musica ad un livello sempre più alto. Ho deciso di concentrarmi più su singoli e rimandare un ipotetico disco più avanti, ma mai dire mai. In questo momento ho più progetti in ballo, con rapper e produttori liguri e non, con un sound sempre “oscuro”.

Sto anche collaborando con rapper già affermati nel mondo dell’underground e non vedo l’ora di fare uscire i vari pezzi. C’è molta carne sul fuoco e molto presto usciranno vari pezzi dove oltre alla veste da rapper, vestirò anche quella di produttore.

G.P.

Giornalista | Creativo | Direttore di Scè dal 2018. Collaboro con diverse testate e mi occupo di ufficio stampa e comunicazione digitale. Unico denominatore? La musica.

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