Lorenzo Kruger: concerto di una notte di mezz’estate

È un’estate avara di concerti, nozione ormai risaputa e metabolizzata con buona pace di chi è abituato a organizzare le ferie con eventi del genere.

È un’estate dove si può (e si deve) viaggiare poco, quindi appena c’è una minima possibilità di note suonate dal vivo bisogna coglierla tempestivamente.

Qualche sera fa ho regolato il navigatore destinazione Avellino per dirigermi al TILT, baluardo della musica live in Irpinia, che in un cartellone di Ferragosto bello fitto ha fatto accomodare il fu leader dei Nobraino, Lorenzo Kruger, per un concerto piano e voce.

Lorenzo Kruger, concerto di una notte di mezz’estate

 

Le città, volenti o nolenti, in queste settimane si svuotano, ma è stato piacevole constatare una nutrita presenza di umanità anagraficamente variegata. Qualche bambino che frequenta le elementari o poco più, tanti laureandi ed altrettanti laureati in attesa di occupazione, adulti abituati a frequentare determinati circuiti musicali da almeno un paio di decenni.

In un clima distanziato ma al tempo stesso raccolto (grazie anche ad una temperatura gradevolissima rispetto alle medie stagionali), il nostro si è introdotto sul palco per la settima data del tour “Animale da palco estivo“, un giro d’Italia agostano che la sera precedente aveva toccato Sorrento (con la conseguenza di postumi da smaltire bevendo solo acqua).

Spazio alle canzoni, in special modo quelle che non hanno trovato posto nella tracklist del prossimo disco solista in pubblicazione, ai richiami degli artisti che hanno esercitato maggiore influenza (come ad esempio Paolo Conte), tributi che, nel caso de “La Canzone dei Vecchi Amanti”, assumono i contorni della meta-cover (con Franco Battiato che a sua volta cantava Jacques Brel…che al mercato mio padre comprò), immancabili richiami agli episodi migliori dei Nobraino (“Bigamionista”, “La giacca di Ernesto”, ed il congedo con “Film Muto” che ha spaccato il cuore a quattro parti) ma c’è di più. Molto di più.

Dalla scenografia che Kruger porta alacremente in giro per lo Stivale si plasma un salotto accogliente la cui quarta parte viene puntualmente abbattuta dall’istrionico performer. C’è spazio per la prosa (comica e surreale nel racconto “Il Cristorante”), la poesia, siparietti col pubblico, incursioni tra la platea a colpi di freddure declamate dal megafono, la sana follia esplorativa che porta a polverizzare la dimensione-palco per concedersi gli ultimi istanti di musica, senza amplificazioni, direttamente tra le persone, in un tripudio di mascherine che coprono anche i nasi.

Lorenzo Kruger TILT live

Volta dopo volta che ho assistito ai concerti di Lorenzo Kruger, si è sviluppata una sensazione crescente di assistere ad un vero e proprio happening, molto di più di una semplice esecuzione di note e parole messe su di un pentagramma. C’è la teatralità, la competenza musicale e la sensibilità letteraria per plasmare uno stupendo ibrido la cui finalità d’intrattenimento viene raggiunta con splendide capacità.

In una cornice come quella del TILT, grazie ad uno staff attento e competente, tutto risulta funzionare alla perfezione, e da appassionato di concerti (e nel mio piccolo, addetto ai lavori) serate del genere non possono che rincuorarmi: è stato proprio un concerto (ed un sogno) di una notte di mezz’estate.

GP

Giornalista | Creativo | Direttore di Scè dal 2018. Collaboro con diverse testate e mi occupo di ufficio stampa e comunicazione digitale. Unico denominatore? La musica.

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