Bubble concert, la pazza idea dei Flaming Lips che sta funzionando

Il mondo degli eventi live si è attivato da subito per trovare soluzioni fattibili nel rispetto del distanziamento sociale e della sicurezza degli avventori. Il Covid, per il settore in particolare ed in generale per l’intero sistema socio-economico, si è rivelato un grosso danno che imperversa ormai da mesi, ma c’è chi prova a metterci creatività per suonare dal vivo senza correre rischi.

I “Bubble Concert” dei Flaming Lips

L’idea è arrivata dal frontman Wayne Coyne, sposata con entusiasmo dai Flaming Lips, di certo non nuovi a bizzarrie in una carriera lunga quasi quarant’anni. I “Bubble Concert” sono diventati realtà e negli scorsi giorni si è tenuto il primo evento del genere presso il “Criterion” di Oklahoma City.

L’idea è semplice ed a quanto pare funzionale: i membri della band sul palco ed il pubblico in sala si posizionano all’interno di una bolla in plastica trasparente (e si spera, traspirante) e può assistere al concerto senza la necessità di indossare la mascherina, con le bolle che entrano a contatto ma gli spettatori restano a debita distanza, per un inedito crowd surfing bolla su bolla.

Ma le immagini funzionano certamente meglio delle parole, quindi diamo un’occhiata alla performance di “Race For The Prize” al Late Show di Stephen Colbert.

Giornalista | Creativo | Direttore di Scè dal 2018. Collaboro con diverse testate e mi occupo di ufficio stampa e comunicazione digitale. Unico denominatore? La musica.

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