Dopo l’operazione nostalgia con gli Zero Assoluto dal titolo “Fuori Noi” ed il singolo “Destri” che ha aperto l’autunno, Gazzelle pubblica a sorpresa una nuova canzone, anticipata solo da qualche indizio sul profilo Instagram del cantautore romano. Si intitola “Lacri-ma”, ed il nuovo magone che vuole regalarci Flavio Bruno Pardini è giustificato da un gioco testuale molto interessante, ossia aprire il verso successivo con l’ultima sillaba troncata da quello precedente.
Sicuramente ricorderete qualcosa di simile dalle poesie presenti sui libri d’italiano alle superiori.
Gazzelle – “Lacri-ma” – Il testo
Mentre ti scende una lacri-
Ma non sai da dove vie-
Nerissimi gli occhi si sporca-
Non è come pensavi te
E ti fa un po’ male
Tutto si sposta, si muo-
Veloce come un uraga-
Non c’ero, ti chiedo scusa
E non sapevo bene com’era
E mi fa un po’ male
Guarda che bella giorna-
T’avrei tenuto vici-
Non potevo capi-
Respirami addosso ancora un po’, ti prego
Non riesco a mangiare
Mentre cammini per stra-
Da sola come un’astrona-
Verissima in mezzo alle stel-
Le mani tue sembrano fiumi
Che portano al mare
Perderti dentro la piog-
Già sono le otto di se-
Raccontami cosa volevi
Vivere non è poi male
Se ti sai asciugare
Guarda che bella giorna-
T’avrei tenuto vici-
Non potevo capi-
Respirami addosso ancora un po’, ti prego
Non riesco a mangiare
Guarda che bella giorna-
T’avrei tenuto vici-
Non potevo capi-
Respirami addosso ancora un po’, ti prego
Non riesco a mangiare