Morto Gigi Proietti, oggi avrebbe compiuto 80 anni

Abbandona il suo percorso terreno Gigi Proietti, deceduto nel giorno del suo 80° compleanno per le complicazioni di un attacco cardiaco. L’attore romano, conclamato fuoriclasse nel cinema, nella tv e nel teatro, era già ricoverato in clinica da circa quindici giorni, con la famiglia che ha preferito mantenere il massimo riserbo fino all’ultima, fatale, ora, scoccata nel reparto di terapia intensiva al cospetto delle due figlie (Susanna e Carlotta, entrambe attrici) e della moglie Sagitta Alter.

Le scarne notizie riguardo le condizioni di Proietti avevano turbato il mondo dello spettacolo: da Fabio Fazio al rapper Frankie Hi-Nrg, passando per Maurizio Costanzo, tanti i messaggi d’affetto che si sono susseguiti in questi giorni, e che da oggi diventano, purtroppo, pensieri di cordoglio.

 

Gigi Proietti: Una vita da teatro, per il teatro

 

Il rapporto più viscerale con una forma d’arte è sicuramente quello che Gigi Proietti ha intrattenuto con il teatro, ed anche in tempo di crisi e pandemia, dalla sua posizione sicuramente privilegiata, non aveva fatto mancare il suo parere riguardo le restrizioni imposte dal governo.

Quando sento dire “non bisogna allarmarsi”, è il momento in cui mi preoccupo. E per quanto riguarda i cinema ed i teatri, solo a Roma, negli ultimi anni ne hanno serrati 46 e nessuno di loro si è scandalizzato. Restiamo a casa. Prima finisce tutto, prima andremo ‘ndo ce pare.

 

Proprio dalle assi dei palchi teatrali sono arrivati i primi segnali del Proietti performer assoluto, che nel 1963 ha esordito plasmando la sua maschera di affabulatore e trasformista. Il passo al grande schermo è cosa fatta: nel 1976 l’affermazione con “Febbre da Cavallo”, ma da segnalare anche le collaborazioni con Tinto Brass, Mario Monicelli, Pupi Avati, Elio Petri, Matteo Garrone e Sergio Corbucci, solo per citare alcuni tra i registi più influenti del ventesimo secolo italiano.

Sul piccolo schermo, le prime apparizioni risalgono al 1964, mentre una delle esperienze che ha contribuito a cristallizzare la sua immagine agli occhi degli spettatori italiani è sicuramente “Il Maresciallo Rocca”, fiction trasmessa dalla RAI a cavallo tra gli anni ’90 e 2000.

Gigi Proietti

 © photo: gigiproietti.it

 

Conduttore televisivo, doppiatore, testimonial per spot televisivi e rigoroso quanto appassionato insegnante: il “suo” Laboratorio di Esercitazioni Sceniche al Teatro Brancaccio ha coltivato i talenti di Enrico Brignano, Giorgio Tirabassi, Paola Tiziana Cruciani e del comico Gabriele Cirilli, definendo un concept d’insegnamento che è pura gavetta professionale per crescere applicando l’arte in modo versatile.

Ci abbandona una grande personalità, ma soprattutto uno dei volti più amati del novecento italiano, abile a far collimare passione, talento, entusiasmo e vivida qualità attoriale.

Giornalista | Creativo | Direttore di Scè dal 2018. Collaboro con diverse testate e mi occupo di ufficio stampa e comunicazione digitale. Unico denominatore? La musica.

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