Piotta, Suburra (Final Season): lo zampino del giaguaro che fa la differenza

 

Piotta torna con Suburra (Final Season), soundtrack dell’ultima stagione di Suburra fattivamente rilasciata come nuovo disco del rapper romano.

Dieci tracce (undici, includendo la versione spagnola della canzone già edita “7 Vizi Capitale“) pubblicate giocando in casa, attraverso la label “La Grande Onda” (di proprietà dello stesso Piotta) e “Radiocattleya” (divisione discografica della casa di produzione della serie).

Una corposa mezz’ora d’ascolto dove l’artista piazza la sua mossa del giaguaro confezionando una proposta che rinnova il concetto di commento musicale applicato alle immagini.

 

Il giaguaro fa la differenza

 

Abbiamo a che fare con canzoni fatte e finite, sicuramente più significative alla luce degli sviluppi di trama, che possono essere apprezzate anche da chi non ha il minimo interesse a scoprire le vicende di Spadino, Aureliano e compagni. Piotta gioca col funk futuristico e con l’elettronica, intarsiando strumentali moderne che non hanno la minima necessità di richiamare l’old school.

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Non c’è nulla da dimostrare, e le licenze che i brani si concedono lo dimostrano pienamente. “La giostra”, canzone più gitana del lotto, si aggrappa ad un gioco di citazioni che coinvolge anche Tonino Carotone e la sua “Me cago en el amor“. Mentre in “Scivola Via” si alza la posta con un reprise al retrogusto di “Stella Stai“.

C’è una piccola perla in coda. Una di quelle robe che restano dentro anche se non hanno grosse pretese. “È ora di andare (ff rmx)” suona meglio della versione originale, forte di dinamiche più ariose ed aperture sui ritornelli che sono boccate d’aria pura, quasi un tuffo col paracadute meno rischioso che si possa immaginare.

Piotta-Suburra

Spesso, confezionare una colonna sonora pone l’artista di fronte ad un bivio: cercare di percorrere la tortuosa strada della magnitudine da grande schermo, oppure (opzione molto più quotata) svolgere il proprio compito in modo discreto, e talune volte anche superficiale.

Piotta decide di imboccare un percorso personale, coerente con la sua carriera più che ventennale, autonomo nell’ascolto ma anche efficace quando viene inserito nelle increspature delle puntate. Una scelta che si rivale più che azzeccata.

 

GiaP

Giornalista | Creativo | Direttore di Scè dal 2018. Collaboro con diverse testate e mi occupo di ufficio stampa e comunicazione digitale. Unico denominatore? La musica.

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