Barack Obama: i dischi, i film e le serie TV che più ha apprezzato nel 2020

Fine anno, tempo di riflessione e di bilanci anche per Barack Obama.

L’ex presidente degli Stati Uniti, uno tra i più apprezzati della storia (al quale è succeduto Donald Trump), ha sconfinato dai consueti argomenti della politica per concedersi un momento social decisamente più leggero.

Ci siamo ritrovati costretti in casa quest’anno, è successo a tutti. Con lo streaming che rende sfumati i contorni tra cinema e TV, ho esteso la lista delle mie produzioni preferite per includere le narrazioni visive che ho preferito. Senza troppi vincoli dovuti al format.

I film e le serie TV preferite da Barack Obama nel 2020

 

Da constatare la folta rappresentanza di Netflix, sul versante film presente con grossi titoli come “Mank”, “Ma Rainey’s Black Bottom” e “Crip Camp”. Film d’autore come “La ragazza d’autunno” e rappresentanza italiana con “Martin Eden” (diretto da Pietro Marcello con Luca Marinelli protagonista).

Sul versante serie TV, Obama segnala la quinta stagione di “Better Call Saul”, il documentario su Michael Jordan “The Last Dance” e The Queen’s Gambit, drama che ha registrato svariati record.

Dopo aver scoperto le produzioni tra film e serie TV che l’ex numero uno USA ha apprezzato in questo 2020, è tempo di approfondire le orecchie presidenziali cosa hanno considerato meritevole di menzione.

 

Cosa ha ascoltato Barack Obama nel 2020?

 

 

 

Questa la lista dei trenta dischi preferiti nel 2020 che l’ex presidente Barack Obama ha diffuso. 

Il quasi monopolio di matrice americana viene spezzato solo da rare eccezioni (e che eccezioni!) come Bad Bunny, Dua Lipa e Lido Pimienta. Vivace il crogiuolo di generi musicali: si passa dai classiconi del calibro di Bruce Springsteen e Bob Dylan, arrivando ad artisti prematuramente scomparsi (Mac Miller). Ampio risalto ai fenomeni pop iconici (Beyoncé, Travis Scott, Anderson Paak) ed emergenti (H.E.R., Yebba, Little Simz).

Sensibilità tutt’altro che scontata anche per ambienti sperimentali e innovativi: trovano posto Phoebe Bridgers, Hope Tala e Jhené Aiko, rappresentanti dei suoni più contemporanei e che sanno di futuro.

Davvero niente male la playlist che si può realizzare con i consigli d’ascolto ricevuti da un prossimo sessantenne.

E se il nostro Mattarella dovesse sfoderare la sua top 30?

Giornalista | Creativo | Direttore di Scè dal 2018. Collaboro con diverse testate e mi occupo di ufficio stampa e comunicazione digitale. Unico denominatore? La musica.

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