Arrivano nuovi, importanti dettagli rispetto l’atteso ritorno di Boris.
La nuova stagione della celebre serie satirica sarà trasmessa in esclusiva su Disney+ Star, la sezione dedicata al pubblico adulto della piattaforma streaming Disney. Una scelta da tenere in considerazione, sia rispetto ad eventuali sviluppi di trama (che dovranno rispettare le policies aziendali), ma anche perché il più recente ritorno di fiamma del pubblico nei confronti di Boris è stato veicolato dal lockdown e dalla fruizione su Netflix.
Boris – Anticipazioni sulla quarta stagione
Sono circa dieci anni che gli spettatori più affezionati chiedono a gran voce un ritorno di questo cult. Strutturata a tutti gli effetti come una metaserie, le puntate sono impostate attorno alle vicende di una troupe televisiva impegnata a registrare la fittizia fiction “Gli occhi del cuore 2” – a tutti gli effetti, una serie nella serie. Da qui lo slancio per appuntare critiche argute ai vizi (tanti) ed alle virtù (poche) dell’umanità che ruota attorno l’industria dell’intrattenimento nostrana.
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In questo video promozionale diffuso su instagram si nota Francesco Pannofino (che interpreta il regista René Ferretti), primo tra gli attori ad essere confermato, impegnato in un paio di telefonate. La seconda lo vede interloquire con Arianna, personaggio che tornerà quindi nella quarta stagione, con buone probabilità che venga impersonato nuovamente da Caterina Guzzanti.
Piccoli dettagli che potrebbero rivelarsi determinanti, quando resta più di un dubbio sul ritorno di Boris.
Le incognite sul ritorno di Boris
Premessa fondamentale: gli sceneggiatori (e registi) di Boris hanno, nel corso delle tre stagioni, instaurato un dialogo diretto con gli spettatori sfruttando espedienti recitativi.
Ben più di una volta Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo hanno sottolineato come “la serie perfetta debba fermarsi a tre stagioni”, nonostante Boris sia stata tutelata con un finale tutto sommato aperto. Nel 2011 venne realizzata una trasposizione cinematografica; la dipartita di Mattia Torre (avvenuta nel 2019) getta, comunque, ben più di un’ombra sulla reale volontà di rilanciare Boris. Il fianco si presta a speculazioni di carattere commerciale, quindi.
Lungi dal munirci di preconcetti, la quarta stagione di Boris nasce da questa incoerenza di fondo ma potrebbe risolversi come un ritorno di qualità (quella tanto odiata da René Ferretti) contornato da battute spumeggianti. Ce lo auguriamo, e sotto questo punto di vista siamo ben lieti che ancora non circolino date di pubblicazione. Probabilmente non è neanche iniziata ancora la fase di lavorazione per registrare gli episodi.
Mai come in questo caso, riponiamo fiducia nell’attesa: che sia lunga ma fruttuosa. Sono più di dieci anni che aspettiamo, d’altronde.