Una manciata di minuti, una composizione strumentale che incontra un testo che sembra arrivare sulla Terra da chissà quale impulso elettromagnetico lontano.
È una canzone, ma a suo modo decisamente significativa per Il Diluvio, band bresciana che apre al disco d’esordio pubblicando “Ylla”: il singolo è prodotto da Jury e Kevin Magliolo presso i Mag Brothers Studio, mentre il mastering è curato da Daniele Salodini presso Woodpecker Mastering Studio.
Un testo riverberato e granoso, cantato in lingua inglese, si accomoda su sonorità alternative rock di stampo psichedelico, nipote della scena di Canterbury e di quel respiro british dal tocco immutabile nel corso dei decenni. Ad accompagnare la release, il videoclip firmato da Fabio Copeta che contribuisce ad alimentare sentori di interesse verso il disco che verrà.
Anche se la primavera, in genere, è accompagnata dalla (ri)nascita della natura, quest’anno toccherà prepararsi all’arrivo di Il Diluvio.
Ne abbiamo parlato direttamente con gli artisti che formano questa realtà.
Il Diluvio – Ylla – Intervista
Ciao ragazzi, presentateci il vostro nuovo pezzo “Ylla”…sappiamo che è il primo passo contestuale a una progettualità più estesa.
“Ylla” è il secondo singolo che anticipa il nostro primo LP, in uscita in primavera, dopo “Like The Waves”, pubblicato il 26 novembre scorso. È un brano ispirato dalla lettura di un racconto intitolato proprio “Ylla” di Ray Bradbury, dall’antologia “Cronache Marziane”. Crediamo che queste sonorità eteree e dilatate fossero il modo migliore per tributare le atmosfere dei suoi scritti.
Musica sognante e un videoclip che mette insieme visioni decisamente lontane dal pianeta che viviamo. Com’è nata questa clip?
Conoscevamo già il lavoro di Fabio Copeta, l’autore del video, ed eravamo fermamente convinti che l’immaginario che riesce a creare attraverso le sue clip si sposasse alla perfezione con l’atmosfera dreamy e nostalgica che il brano evoca. Il risultato, infatti, è un video che rispecchia assolutamente queste impressioni e che ci ha sinceramente emozionato fin dalle prime bozze di montaggio.
Dicevamo che il vostro disco d’esordio è previsto per la primavera. Cosa potete anticiparci rispetto all’elaborato complessivo?
Dopo due EP (“Il Diluvio”, 2017 e “Frail Skies”, 2018), sentivamo che i tempi fossero maturi (e forse anche noi) per un lavoro più articolato: le sonorità, infatti, sono più varie rispetto ai lavori precedenti, ma pensiamo di aver comunque mantenuto una certa identità nella scrittura. Chiaramente la nota situazione mondiale degli ultimi due anni ha rallentato parecchio il lavoro, ma ci ha dato allo stesso modo più tempo per perfezionare singolarmente tutti gli aspetti dei vari brani, ognuno a casa propria, sia dal punto di vista musicale che testuale. Il disco poi è stato registrato l’estate scorsa da Jury e Kevin Magliolo, al loro Mag Brothers Studio, ed il loro contributo è stato prezioso ed essenziale in termini di produzione ed arrangiamento delle canzoni. Dopo tutto questo tempo e le difficoltà che ci sono state più o meno per chiunque, onestamente non vediamo l’ora di poter donare alle persone un grosso pezzo di noi stessi!
Il Diluvio – Ylla – Testo
Dreaming on this planet alone
Waiting for my song
Blue eyes in my thoughts, white skin
And kind words for me
Drink to me only with thin eyes
And I will pledge with mine
Or leave a kiss within the cup
and I’ll not ask for wine
All alone in this world
To swim inside those deep blue seas
Now I am here in my home
But you won’t find me here
I hear noises of death, I hear screams
Got bees on your face
All alone in this world
To swim inside those deep blue seas
All alone in this world
To swim inside those deep blue seas
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