Jane Birkin, l’indimenticabile icona britannica naturalizzata francese se ne va all’età di 76 anni, lasciando un segno indelebile nella storia della musica, del cinema e della moda. La sua vita è stata un mix di amore e arte. Una figura inarrivabile nel panorama culturale degli anni ’60 e non solo.
Jane Birkin nacque a Londra il 14 dicembre del 1946. Seguì le orme della madre, diventando un’attrice affermata sin dalla giovane età. Il suo debutto ufficiale avvenne nel 1964, in una piece teatrale tratta da “Carving a Statue” di Graham Greene. Da lì in avanti la sua carriera decollò e si fece strada nel cinema e nella musica.
Jane è diventata celebre per la sua collaborazione con Serge Gainsbourg nella provocatoria canzone “Je t’aime… moi non plus“, pubblicata nel 1969. Anche come attrice ha avuto una carriera di successo, recitando in numerosi film – tra cui ricordiamo “Blow-Up” del 1966, per la regia di Michelangelo Antonioni –, dimostrando grande talento e versatilità nei ruoli in cui era impiegata. La sua presenza sul grande schermo è stata sempre affascinante e coinvolgente.
Una delle curiosità più affascinanti riguarda la sua famiglia di origine. Jane Birkin discendeva da una famiglia britannica alto-borghese nel Nottinghamshire, che aveva fatto fortuna grazie all’industria del merletto. Fra le sue antenate vi erano personaggi storici come l’amante del Principe di Galles e Duca di Windsor, Edoardo VIII, e Re Carlo II Stuart d’Inghilterra e di Scozia.
Oltre alla sua fama come attrice e cantante, Jane era nota anche per la Birkin Bag, la celebre borsa creata per lei dalla maison Hermès. Ma il suo talento e fascino andavano ben oltre il mondo della moda.
La sua perdita ha lasciato un vuoto nel cuore di molti, ma il suo ricordo vivrà attraverso la sua straordinaria eredità artistica. Jane Birkin è stata un’artista completa, un’icona di stile e un simbolo di libertà sessuale. Il suo impatto sulla cultura e sull’immaginario collettivo continuerà a ispirare le generazioni future.

La storia d’amore con Serge Gainsbourg
La storia d’amore tra Jane Birkin e Serge Gainsbourg è sicuramente una delle relazioni più memorabili e appassionate della storia moderna. Una coppia folle, irriverente e passionale, celebrata in canzoni, film e fotografie che li ritraggono felici negli di relazione e anche dopo la separazione. lasciando un segno indelebile
Si videro per la prima volta durante i provini per il film “Slogan” nel 1968, ma non fu un colpo di fulmine immediato. Lei era un’aristocratica inglese appena arrivata a Parigi dalla Swinging London, mentre lui un figlio di immigrati russi e autore di celebri canzoni come “Le Poinçonneur des Lilas” e “La Javanaise”. All’epoca Gainsbourg era emotivamente provato dalla rottura con Brigitte Bardot. L’incontro con Jane Birkin segnò l’inizio di una passione travolgente che sarebbe durata per i successivi dieci anni e avrebbe segnato profondamente entrambi.
La relazione fu tormentata ma anche profondamente romantica. Insieme trascorsero momenti idilliaci nella campagna normanna e vacanze spensierate sulla costa. Ma ci furono anche contrasti generati da gelosie, rabbie e intrighi amorosi. Un mix di creatività, passione e intensità. Serge, con il suo stile provocatorio e la sua genialità musicale, conquistò il cuore di Jane, che lo considerava un grande uomo, definendosi al suo cospetto semplicemente “carina”.
Una delle tappe più celebri della loro relazione fu la pubblicazione nel 1969 della canzone “Je T’aime… Moi Non Plus“: un duetto provocante ed erotico, caratterizzato da gemiti e sospiri, bandito in diversi paesi, che suscitò l’indignazione del Vaticano. Anche per via della sua voce unica, con una fusione di crispino inglese e nonchalance francese, la canzone divenne un successo internazionale, contribuendo a rendere ancora più fantastica la loro storia d’amore.
»Je t’aime, je t’aime
Oh oui, je t’aime
Moi non plus
Oh, mon amour»
La coppia fu un’icona di stile, talento e passione nella scena artistica e culturale francese. Jane Birkin e Serge Gainsbourg, insieme, incarnavano lo spirito bohémien e ribelle del loro tempo. Un fatto che ha ispirato molte generazioni successive di artisti e innamorati della cultura francese.
La relazione si concluse ufficialmente nel 1980, ma il loro legame continuò a vivere nell’immaginario collettivo. La morte di Serge Gainsbourg nel 1991 aveva lasciato un vuoto profondo nel cuore di Jane e dei suoi numerosi fan. Ora questi due artisti indimenticabili potranno finalmente ritrovarsi nell’aldilà.

Jane Birkin e la sua Birkin Bag
Jane Birkin è stata anche l’ispiratrice dell’iconica Birkin Bag, uno dei più ambiti oggetti di lusso degli ultimi decenni. La borsa, in pelle e realizzata interamente a mano, è stata immessa sul mercato nel 1984 dalla casa di moda francese Hermès.
Nacque dall’incontro fortuito, su un volo da Parigi a Londra, tra Jane e Jean-Louis Dumas, all’epoca CEO di Hermès. Durante la conversazione che ne seguì, l’artista si lamentò di non trovare in commercio una borsa adatta alle sue esigenze di giovane madre. Dumas, ispirato dalla chiacchierata, una volta a terra disegnò una prototipo di borsa rettangolare capiente e morbida, con una patta lucidata e cuciture a sella, dotata anche di uno spazio dedicato alle bottiglie per un bambino. Fu così che quella bozzetto si trasformò nella celebre.
In seguito, per via del prezzo elevato e delle lunghe liste d’attesa – presumibilmente necessarie per averla – tale accessorio di moda divenne presto un simbolo di ricchezza ed esclusività. Un oggetto ambito e ricercato dai collezionisti di ogni dove anche a causa della sua rarità.