Flamenco Napuleño & Vox Mundi, un esperimento da esportazione

Flamenco Napuleño & Vox Mundi mettono in scena al Teatro Galleria Toledo di Napoli uno spettacolo suggestivo e dal forte impatto emotivo

È una bella Napoli quella andata in scena al Teatro Galleria Toledo nei quartieri Spagnoli, una Napoli dal sapore antico che non si lascia colonizzare dalle mode del momento, una Napoli che ha la viva ambizione di sedurre ed affascinare il mondo attraverso la riscoperta delle proprie origini.

È così che sulle note di canzoni che hanno fatto la storia della musica partenopea, rivisitate dai Flamenco Napuleño in chiave andalusa, danza il corpo di ballo Nahed Sabry y su sueño flamenco dell’Accademia Orientale Vox Mundi, dirette dalla Maestra Amalia Belgiovine – un’altra bella realtà cittadina.

Flamenco Napuleño

Un binomio vincente, da esportazione, non convenzionale, meraviglioso manifesto culturale della città. In questo esperimento le canzoni perdono di colpo le parole ma trovano ali nuove per raggiungere i cuori dei presenti. Un viaggio nel viaggio.

Lo spettacolo si presenta con una scenografia essenziale, tre teloni bianchi calati dall’alto, tre sedie ad attendere i musicisti e Partenope, sullo sfondo, a vegliare sui suoi figli. Incroci di culture e dominazioni diverse che si fondono dando vita ad una faccia nuova di Napoli

Il progetto Flamenco Napuleño viene presentato da Gabriel D’Ario sulle note di Caruso, seguito poi dall’ingresso prima di Dario di Pietro e successivamente del violinista Alfredo Pumilia, insieme alla Belgiovine in solo. In sala ci si scalda sulle note di classici come Te voglio bene assaje ed Era de Maggio.

Flamenco Napuleño

Un pubblico attento e divertito accoglie con calore la Rumba delle scugnizze, bellissime figlie della città dagli occhi lucenti e dai colori mediterranei, in abiti tipici della cultura andalusa. Nei loro passi c’è tutta la delicatezza della danza orientale unita alla passione dei ritmi gitani.

Un connubio che sprigiona energia contagiosa e trova il suo apice nella parentesi dedicata a Pino Daniele, con un primo momento più lento, sulle note di Quando, accompagnato dalla danza malinconica di Amalia Belgiovine, ed un secondo più intenso, con le movenze ipnotiche della ballerina Laura Arcudi e la sua tribal fusion, sulla rilettura di Chi ten ‘o mare.

In sala è ovazione. 

Flamenco Napuleño

Lo spettacolo è proseguito con Guapparia, Cu mme, Tammurriata nera, accompagnata dall’esibizione di Carmen Friolo e Enzo Esposito, per concludersi con Reginella.

Musicisti precisi, canzoni rivisitate con personalità e un corpo di ballo dall’ottima presenza scenica hanno dato vita ad uno spettacolo suggestivo e dal forte impatto emotivo. Un po’ emozionati, forse non si aspettavano tanta partecipazione, i ragazzi sono stati avvolti dagli applausi e dalle richieste di bis dei presenti.

Flamenco Napuleño

Ricercate la bellezza, ricercatela sempre, ovunque, nelle piccole cose, nei teatri di provincia, nei dedali di vicoli che animano le città, lì dove è sempre più facile perdersi.

L’album dei Flamenco Napuleño è reperibile su spotify, se volete prestare un ascolto, ma io vi consiglio di incontrarli dal vivo.

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Salvatore D’Ambrosio

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Fotografie a cura di Tiziana Teperino – © Copyright 2018 – Tutti i diritti riservati

Napoletano, curioso, estroverso, ama il sud e la sua gente, la buona cucina, la letteratura, il cinema, la musica, il calcio ed il mare. Adora viaggiare

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