DiscoDays -XX edizione: record di affluenza per Vinili e Musica

Nello scorso fine settimana si è tenuta a Napoli la XX edizione del DiscoDays, da dieci anni tra i principali eventi legati al mondo della Musica e del Vinile del centro-sud Italia.

Sabato 12 e Domenica 13 Maggio, dunque, alcune migliaia di persone (oltre 3000 le visite stimate) hanno affollato gli spazi del Complesso Palartenope per aggiornare il proprio catalogo musicale, accaparrarsi qualche pezzo da collezione, qualche nuova uscita o semplicemente per curiosare tra gli stand.

La diffusione della Musica in digitale, come è noto, consente ascolti comodi e pratici, in qualsiasi posto ci si trovi. Nel tempo la necessità di dotarsi di apparecchi ingombranti da portare con sé per ascoltare un po’ di Musica è venuta meno. Con un semplice click sul nostro smartphone, in remoto o in streaming, possiamo connetterci agli artisti che preferiamo, in qualsiasi momento.

DiscoDays XX

Perché nel 2018, allora, qualcuno ancora acquista Vinili?

Il Vinile gode da sempre di una certa stima da parte degli ascoltatori nella scelta dei supporti di memorizzazione. Ma perché si preferisce?

Innanzitutto per una questione di qualità. La tecnologia ci garantisce la comodità dell’ascolto ma l’esperienza che ne riceve l’utente non è alla stessa maniera appagante. Questa, tuttavia, non è la sede adatta per affrontare temi discussi come la riproduzione di suoni e delle frequenze.

Nella scelta dell’acquisto di un Vinile, una forte componente va attribuita ad un’altra componente dell’’esperienza  intesa come l’insieme di gesti e rituali ben scanditi (come il maneggiare il disco, inserirlo nel giradischi, azionare la puntina, scegliere il vino da accompagnamento) che ne precedono l’ascolto.

Pur essendo di nicchia, nell’ultimo quinquennio il mercato del Vinile ha fatto registrate incrementi positivi ben auguranti per il futuro. Questi risultati sono figli del lavoro di chi negli anni non ha mai preferito rinunciare alla qualità per la comodità. La comodità relativa all’ascolto di un brano non è qualcosa di standardizzabile secondo canoni precostituiti.

Un merito, dunque, va alla case discografiche che hanno tenuto botta all’evoluzione ipertecnologica e ad eventi come il DiscoDays, porto sicuro e luogo d’aggregazione, d’incontro e di confronto per intenditori, collezionisti e semplici amanti della Musica.

(clicca sull’immagine per ingrandire)

DiscoDays – La ventesima edizione

Il DiscoDays è una manifestazione che si svolge, da dieci anni a questa parte, regolarmente due volte l’anno. Quella a cui abbiamo preso parte era la ventesima edizione. Un bel traguardo, insomma, considerando il periodo di crisi generale che vive il settore.

Nella due giorni napoletana dedicata al disco, abbiamo  partecipato a tutta una serie di eventi nell’evento. Oltre ai 50 espositori giunti da tutto lo stivale, infatti, erano in programma una serie di live, presentazioni e showcase a cui abbiamo avuto modo di assistere.

Personalmente, sono rimasto piacevolmente sorpreso dai live di Simone Spirito e Lello Tramma, che conoscevo musicalmente ma non li avevo finora incontrati dal vivo. Molto interessanti anche le presentazioni del nuovo lavoro di Micaela Tempesta, .Blu., del secondo album dei Fabrica, “Bar Sayonara”, e del primo EP di Gianluca Montebuglio, “ È tutto bellissimo”, che vi consiglio vivamente di aggiungere ai vostri ascolti. Tutti artisti campani che si muovono da Napoli  direzionando la scena verso orizzonti lontani.

DiscoDays XX

Particolarmente apprezzati dal pubblico le esibizioni di Tartaglia Aneuro, Sabba, che presentava il suo esordio da solista con il video Sparami, e Renzo Rubino, che ha ritirato il premio DiscoDays per l’attenzione e l’impegno profuso nella diffusione della sua musica su Vinile.

Al DiscoDays un importante spazio dedicato all’Arte

Al DiscoDays il rapporto tra Arte, Cultura e Bellezza è un caposaldo irrinunciabile, ed anche in questa edizione era ben rappresentato.

All’interno della fiera, in uno degli angoli, era presente uno spazio dedicato alla realtà virtuale, promosso da La casa dei Colori in collaborazione con Chimera 360. Ai partecipanti veniva proposto un viaggio virtuale  da abbinare ad una canzone. Mi sono prestato con molto piacere al gioco scegliendo come accompagnamento This is America di Childish Gambino.  Risultato? mi sono divertito un bel po‘.

Camminando tra gli stand, mi sono imbattuto poi in Monica de Riso, pittrice surrealista che, per l’occasione, ha dipinto alcuni quadri ispirati a dischi di artisti che hanno segnato la storia della musica italiana, come Vasco, ed internazionale, come i Pink Floyd. L’opera di pittura corporale ritratta qui in foto è frutto della sua arte.

DiscoDays XX

 

Non poteva mancare la Fotografia!

All’ingresso della fiera, infatti, era possibile ammirare, oltre agli scatti del fotografo Fabio Foggia, le fotografie dei 16 finalisti  (su 300 partecipanti) del contest indetto dalla redazione di Facenight, che ha visto trionfare Gaetano de Angelis (premio giuria tecnica) e  Gianluca Grimaldi  (premio giuria social).

Infine, il gradito omaggio, nella giornata di domenica, ancora su iniziativa di Facenight, a Frankie Knuckles, padre dell’house music scomparso nel 2014 all’età di 59 anni. 

Credo che la ventesima sia stata forse la più bella edizione a cui abbia assistito negli ultimi anni. Cos’altro aggiungere se non un plauso, dunque, a persone come Nicola Iuppariello e Vincenzo Russo, rispettivamente ideatore e organizzatore del DiscoDays, che da dieci anni, con ottimi risultati, portano avanti un’idea che fa bene alla Musica e a tutto ciò che gli ruota intorno.

 

Salvatore D’Ambrosio

Fotografie a cura di Tiziana Teperino – © Copyright 2018 – Tutti i diritti riservati

Napoletano, curioso, estroverso, ama il sud e la sua gente, la buona cucina, la letteratura, il cinema, la musica, il calcio ed il mare. Adora viaggiare

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