Fidatevi di me : “Trust” è la migliore serie tv dell’anno 2018. Dieci puntate impeccabili trasmesse in Italia su Sky Atlantic. Lasciate perdere “La Casa Di Carta” – e qualsiasi altra cosa stiate vedendo – per tuffarvi immediatamente in questa storia eccezionale.
È risaputo che le migliori storie in lungometraggi o in vari episodi partano da una vicenda realmente accaduta. Così come in questo caso.
LA STORIA VERA
Siamo nel 1973. Come ben sappiamo, gli anni ’70 sono stati un decennio complicato per l’Italia, tra sequestri della ndrangheta, Anonima sequestri (sarda) e Brigate rosse. Il 1973, in particolare, è anche l’anno dell’indebitamento pubblico.
È in questo ambiguo scenario che il giovane John Paul Getty III, nipote del magnate miliardario Paul Getty, viene rapito. Nonostante il nonno avesse un’infinita disponibilità di denaro, si rifiuta di pagare il riscatto. “Ho 14 nipoti. Se tirassi fuori un centesimo avrei 14 nipoti rapiti”, le dichiarazioni del tempo.
Dopo cinque mesi di rapimento, al giovane Golden Boy viene tagliato un orecchio e solo ciò spinge suo nonno ad “agire”.
Getty III è morto nel 2011, all’età di 54 anni, a seguito di una malattia che lo volle paralizzato e quasi cieco per trent’anni. Conseguenze di un ictus, provocatogli da un’overdose di oppio, valium e metadone, e sicuramente di un’infanzia infelice.
Questa vicenda ha sconvolto ed allo stesso tempo attratto le attenzioni di tutto il mondo. Anche se ancora oggi è ricoperta da un alone di mistero.
LA SERIE TV
La storia da cui è tratta questa stupenda serie tv, è stata d’ispirazione anche per il regista Ridley Scott, nel film “Tutti i soldi del mondo”.
Le vicende si svolgono tra la dimora inglese dei Getty, la splendida Roma e la sconfinata campagna calabrese.
Mettete insieme Attori con la A maiuscola, come Donald Sutherland (Paul Getty Senior), Hilary Swank (Gail Getty), Brendan Fraser (James Fletcher Chace), Luca Marinelli (Primo), Harris Dickinson (John Paul Getty III), Giuseppe Battiston (Bartolini). Aggiungeteci che il tutto è perfettamente gestito da un grandioso e geniale Danny Boyle. Insomma, secondo me, questo straordinario risultato era già scontato in partenza.
Se già di suo la storia presentava un certo fascino, Danny Boyle è stato in grado di renderla spettacolare sotto più aspetti. Eccezionali le interpretazioni dei protagonisti. In particolare Luca Marinelli, lo Zingaro (in Lo chiamavano Jeeg Robot), che nel giro di un anno è passato da De André al rapinatore di Getty Jr.
Ho guardato Trust come si usava fare prima dell’arrivo di internet, ossia aspettando l’appuntamento consueto del mercoledì sera in tv. Ogni settimana, per ogni episodio, sono arrivata al termine col fiato sospeso. Una serie tv che ha riempito un vuoto enorme in questi giorni. Una cura incredibile per i dettagli, dalla colonna sonora alla fotografia. La scena iniziale mi ha letteralmente ipnotizzata : il Golden Boy che corre verso la libertà tra i girasoli, con “rape, murder! It’s just a shot away” (versi del brano “Gimme Shelter” dei Rolling Stones) in sottofondo.
“Trust” è la migliore serie del 2018. Io ve l’ho detto. Guardatela e sono sicura che mi darete ragione.
Assunta Urbano