Oggi vi racconto una storia, o meglio: vi racconto una BellaStoria
Come ogni racconto che si rispetti, però, occorre partire da lontano. E dunque:
BellaStoria Social Music Festival – La scoperta
L’otto giugno 2018, sfogliando la news feed di facebook, mi sono imbattuto in un post di Felice Caputo, direttore artistico del Tilt di Avellino. Felice, dopo aver elencato una serie di cose che gli piacciono ed in cui è bravo, scriveva:
Hai presente quello sguardo che si fanno due persone che finiranno per fare il sesso più devastante della loro vita la prima volta che si incontrano?
Loro non lo sanno nemmeno che succederà, lui senza spiegarselo allarga le spalle e cerca di occupare quanto più spazio possibile nel mondo per sembrare più grosso, come un gallo da combattimento, lei si tocca i capelli scoprendo quel neo sul collo, due, tre volte, e si chiede perché sta ridendo su quella cazzata appena detta, ma si sente incredibilmente calma.Ecco, a volte quello che mi piace e quello in cui sono bravo si guardano così.
E dopo 9 mesi nasce un figlio, partorito insieme ad un gruppo di persone che chiamare fratelli è riduttivo.Questo figlio si chiama Bellastoria – Social Music Festival
Un nome semplice per un fatto esagerato.
Questo passaggio, di un messaggio ben più lungo, mi è rimasto impresso per giorni. Un fatto incredibile, sul serio. Sul momento ho diffuso la notizia tra amici e colleghi per capire quali fossero le loro reazioni. Il perché di questa breve indagine forse lo scoprirete leggendo il resto dell’articolo.
Nei giorni successivi ho seguito gli sviluppi dai canali ufficiali ed ho aspettato che fossero annunciati tutti i nomi degli artisti prima di scriverne. Nel cercare le parole adatte ci ho messo forse più del dovuto. Non volevo limitarmi a riportare la notizia, come solitamente avviene in questi casi. Volevo mettere nero su bianco anche le sensazioni nate a seguito di quell’annuncio, il sentimento di stupore misto a gioia per un evento così ribelle, così raro e così folle che solo BellaStoria poteva chiamarsi.
BellaStoria Social Music Festival – L’evento
La prima edizione del BellaStoria Social Musical Festival si terrà Venerdì 10 e sabato 11 agosto 2018, presso il polo fieristico di Venticano, in provincia di Avellino.
Un mega festival, come quelli organizzati da Roma in su a cui ci piace tanto partecipare, con due palchi posizionati in un’area in grado di ospitare fino a cinquemila persone. Una line up che comprende oltre venti artisti, alcuni tra i più affermati della scena rap e hip hop nazionale, ed un super ospite di caratura internazionale.
Sul palco del BellasStoria, infatti, ai già noti Ghemon, Nitro, Willie Peyote, Frah Quintale, Luca ‘O Zulù (99posse) si alterneranno nuove leve della scena indie/rap nostrana, tra cui The André, Coma Cose, Nu Guinea, Wrongonyou e Savastano. Ospite speciale la pantera nera Skin, degli Skunk Anansie, che farà scatenare i presenti con il suo djset, mentre la conduzione del festival sarà affidata ai ragazzi del gruppo The Jackal, che spopolano sul web con i loro simpaticissimi video.
Roba da fare venire la pelle d’oca anche ai più scettici. Un evento a cui è impensabile mancare, probabilmente il più grande dell’ultimo lustro organizzato qui in Regione.
BellaStoria Social Music Festival – Line Up
10 Agosto
Skin Skinny (dj set) | Nitro Wilson | Coma Cose | Ghemon
Nu Guinea| The André | MYSS KETA
HOLI ColorFest | Joe Clemente
11 Agosto
Willie Peyote | Frah Quintale | ‘O Zulù (99 posse) | Quentin40 | Enzo Savastano
Frenetik & Orang3| Dj Uncino| Wrongonyou | Yombe
Moda Loda Broda| Vinyl Gianpy | Tilt Bang
Presentano: The Jackal
BellaStoria Social Music Festival – La provincia che sfida L’impero
Il BellaStoria Social Music Festival nasce dagli sforzi del collettivo Invasioni di Avellino, con la direzione artistica affidata al Tilt Bar. Ho preso in prestito le parole di Felice Caputo per presentarvelo perché l’ho ritenuto il modo più autentico per descrivere quanta passione e coraggio ci siano dietro uno sforzo di tal portata.
Passione e Coraggio.
Chi conosce la realtà campana è sicuramente consapevole dell’impoverimento culturale a cui siamo costretti ad assistere, inermi, da alcuni anni a questa parte. Locali che chiudono, programmazioni inesistenti o copia e incolla, nessun evento di rilievo che ci possa far sperare in meglio.
Le uniche boccate di ossigeno giungono dalla provincia. La provincia che resiste e non ammette alternative. La provincia che non soggiace al dominio del Nord. Una battaglia culturale che non si può perdere.
Assecondare una passione non è semplice, dietro un evento come questo c’è tanto, tantissimo lavoro. Questi progetti si reggono sugli sforzi di tante persone che, sacrificando famiglie ed affetti, dedicano una parte sostanziosa del loro tempo per realizzare un sogno. Un sogno da condividere con tutti.
Non partecipare sarebbe un delitto.
BellaStoria Social Music Festival – Informazioni
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Salvatore D’Ambrosio