“Il Miracolo” è una piccola perla che ancora poche persone conoscono. C’è da dire che quei pochi hanno certamente un ottimo gusto.
Se avete letto un libro di Niccolò Ammaniti, sapete benissimo di cosa sto parlando. Questa mini-serie tv, di soli 8 episodi, trasmessa su Sky Atlantic, ci ha permesso di guardare il mondo attraverso gli stessi occhi dello scrittore, in quanto lui è sia regista che sceneggiatore.
Molti dei suoi libri, come “Io e Te”, “Branchie” e “Io non ho paura”, sono stati trasposti in pellicole cinematografiche. Per le precedenti non ritroviamo Ammaniti dietro la macchina da presa. Il suo esordio è avvenuto con il documentario “The Good Life”, ma si è ora consacrato nuovamente con “Il Miracolo”.
LA TRAMA
Le vite di una biologa (Alba Rohrwacher), di un premier (Guido Caprino), di un prete (Tommaso Ragno) e di chi li circonda si incrociano dopo una sconcertante scoperta: una statua di una Madonnina piange litri infiniti di sangue umano. Inevitabile pensare ad un miracolo, ma difficile crederci, data la scarsa fede della maggior parte dei protagonisti.
Questo è in breve il nodo che li intreccia. Da qui la quotidianità dei personaggi subirà numerosi mutamenti.
LA SERIE TV
La serie tv ha avuto origine da una storia vera. L’idea è venuta a Niccolò Ammaniti dopo aver visto con i suoi stessi occhi la celebre Madonnina di Civitavecchia piangere sangue. In quel caso era sangue di pollo, in questa circostanza sangue umano. Si sa, ad Ammaniti piace sempre esagerare.
In questa storia, a metà tra il reale e tra il surreale, ci accoglie Jimmy Fontana con il suo storico pezzo “Il Mondo”. Più che tra reale e surreale, oserei parlare di contrapposizione tra religione e scienza. Difficilmente questo tema era stato affrontato in precedenza in televisione. Il miracolo della statua della madonnina, che riguardi o meno la fede, resta senza dubbio un fenomeno inspiegabile e incomprensibile.
Un altro aspetto al centro di questa storia è la situazione attuale italiana. Il Miracolo si apre infatti con un referendum per decidere se restare o meno in Unione Europea. Questo argomento è stato ed è ancora spesso discusso in seguito alla Brexit.
Come se fosse in un libro e non in una serie televisiva, Ammaniti ci pone un ampio e ben sviluppato studio dei protagonisti. C’è una dettagliata rappresentazione delle personalità che mutano repentinamente in sole pochissime puntate.
COSA NE PENSO IO DE “IL MIRACOLO”
Il Miracolo non è per nulla una serie scontata. Anzi, guardarla una sola volta non basta. Infatti, per concentrarmi al meglio ho tolto il cellulare dai paraggi. Mi sono fiondata con la faccia nello schermo e sono rimasta continuamente sorpresa dagli svariati colpi di scena.
Non avevo dubbi riguardo l’eccellente interpretazione di Guido Caprino. L’avevo già visto interpretare un parlamentare in 1992 (e 1993). Non smette mai di superarsi. Invece, il personaggio impersonato da Tommaso Ragno mi ha tanto inquietato. Da ciò ho compreso la bravura dell’attore.
Nella serie tv c’è un’Italia come non l’avete mai vista, come avreste sempre desiderato vederla, per quanto reale. Se non vi siete fiondati a guardarla finora, rimediate il prima possibile. Non ve ne pentirete.
“Il Miracolo”, infatti, è una serie che si distacca molto dai programmi che solitamente si ritrovano in tv. Sicuramente si distacca molto dalle fiction. Non posso che definirlo un tentativo riuscito per distruggere la quotidianità melensa del piccolo schermo.
Attendo una strabiliante seconda stagione. E prima o poi l’attenderete anche voi.
Assunta Urbano