Canzoni contro la disattenzione è il progetto che vede impegnati da un po’ i cantautori Marina Rei e Paolo Benvegnù in giro per i club italiani. Uno spettacolo immaginato come un viaggio nelle canzoni del passato, del presente e del futuro, tra parole e musica.
Tra giochi di suoni e suggestioni vocali, Marina e Paolo si divertono sperimentando sul palco una proposta ben distante dalle logiche attuali dello showbiz. Un racconto musicale, che parte da epoche non molto lontane dall’attuale presente, volto alla riscoperta di un patrimonio culturale in via d’abbandono: La canzone d’autore.
Quella canzone fatta di musica e parole, di disobbedienza ed impegno civile, di coltivazione della memoria storica e collettiva. Una rilettura di alcuni successi del repertorio di entrambi e qualche chicca d’annata ad impreziosire un’esperienza che vale la pena vivere.
Disattenzione | Distrazione | Disaffezione | Omologazione |
La disattenzione è la keyword principale di un progetto che parte dalla riscoperta di un passato non troppo remoto per immaginare un futuro differente. Futuro dal carattere incerto, volatile, votato all’omologazione dei contenuti ed alla semplificazione dei processi creativi (di natura complessa) che genera un’indistinta disaffezione verso la cultura. Il rischio è alto e bisogna stare in guardia, partendo dalle piccole cose.
Ma che disperazione nasce da una distrazione, era un gioco non era un fuoco, recita un famoso verso di una canzone di Battisti. La distrazione – concetto diverso dalla disattenzione – è un peccatuccio fisiologico da concedersi con moderazione, tenendo sempre a mente il reale valore della musica, che – è bene ricordalo – non può essere soltanto intrattenimento.
Nella lotta contro la disattenzione a beneficiarne non sarà soltanto la canzone d’autore – da alcuni catalogata come musica per nostalgici – ma le vite di ogni singolo soggetto che dedicherà un po’ del proprio preziosissimo tempo ad un ascolto privilegiato. Occorre resistere, riflettere, se non si vuol sparire come individui.
È una battaglia di civiltà da vincere ad ogni costo. Ma prima di tutto occorre combatterla. E Marina Rei e Paolo Benvegnù sono degli ottimi alleati con i quali condividere momenti di assoluto piacere intelletuale.
Un ascolto da lasciare sedimentare per bene, assaporandolo attimo dopo attimo.
Salvatore D’Ambrosio
Marina Rei e Paolo Benvegnù – Canzoni contro la disattenzione
Lo spettacolo, della durata di un’ora e mezza circa, ha visto alternarsi brani di Paolo Benvegnù e di Marina Rei ad alcune riletture di canzoni famosissime degli anni ’80 e ’90, impreziosite da un’interpretazione straordinaria.
Immagini
Il Reportage fotografico è a cura di Tiziana Teperino – © Copyright 2019 – Tutti i diritti riservati.
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Scaletta del concerto al Modo (Salerno)
La schiena (Benvegnù) | Nello spazio profondo (Benvegnù) |
La parte migliore di me (Rei) | Up Patriots to arms (Battiato/cover) |
Feed the destruction (Benvegnù) | E mi parli di te (Rei) |
Donna che parla in fretta (Rei) | Curami (CCCP/cover) |
Fammi Entrare (Rei) | La mia felicità (Rei) |
Io e il mio amore (Benvegnù) | Lieve (Marlene Kuntz/cover) |
Al di là di questi anni (Rei) | Cosa sono le nuvole (Modugno|Pasolini/cover) |
I miei complimenti (Rei) | Cerchi nell’acqua (Benvegnù) |
Un inverno da baciare (Rei)
encore
Narko’$ (contiene Baby blue) (CCCP/cover) | Il mare verticale (Benvegnù) |
Il mare è bellissimo (Benvegnù)