Yaya e Lennie, libertà e rivoluzione nel nuovo film di Alessandro Rak

Dal 4 al 7 novembre arriva nelle sale italiane YAYA E LENNIE – THE WALKING LIBERTY, l’atteso nuovo film del pluripremiato regista di animazione Alessandro Rak.

La Recensione

“Pensavamo di parlare all’universo, di poter far la voce grossa
Ma la nostra voce è perduta per sempre
Non è nostra l’ultima parola
E quando la terra trema, noi tremiamo di più
E quando la terra parla, noi facciamo silenzio
e persino gli uccelli nel cielo si tacciono”

Da un remoto angolo della galassia la voce di zia Claire (Lina Sastri) ci introduce nel mondo di Yaya e Lennie, giovani protagonisti del nuovo film di animazione di Alessandro Rak, coadiuvato alla regia da Dario Sansone (Foja), Marino Guarnieri e Francesco Filippini, e prodotto da Mad Entertainment con Rai Cinema.

Il film è ambientato in futuro non molto lontano dal nostro in cui la natura ha fatto il suo corso e si è rimpossessata dei propri spazi, ristabilendo quel principio di supremazia e assoggettamento che l’uomo, nel corso di millenni, aveva provato a sovvertire.

 

Yaya e Lennie - The Walking Liberty

Yaya e Lennie ci portano in viaggio nel 2050

 

Un vecchio calendario ci informa che Marzo 2047 è passato da un po’.

Alcune persone vivono libere nella giungla ma sono costrette a combattere una nuova minaccia creata dall’uomo. Un pericolo che vuole turbare il ritrovato equilibro primordiale ripristinando quella civiltà, oramai sepolta, fatta di progresso scientifico e benessere diffuso. Almeno è quanto emerge dagli ideali promulgati dalla cosiddetta Istituzione, nemica giurata di Yaya e Lennie. Oltre lo scontro, però, ci saranno incontri ed amici rivoluzionari che favoriranno l’avvio di un nuovo cambiamento.

Siamo figli di una giungla che ci tiene nel ventre, nel ventre nasciamo e nel ventre moriamo, all’oscuro di tutto, ma sotto un mare lontano di stelle”, ricorda zia Claire. Un’osservazione arguta che sottolinea l’impotenza dell’uomo di fronte alla natura. Parole che  rimandano ad un passo della Genesi in cui si esplicita l’origine e la fine di ogni creatura vivente – «Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris».

Il film esce nelle sale dal 4 al 7 novembre, nei giorni in cui la Conferenza delle Nazioni Unite (COP26) è riunita a Glasgow, in Scozia, per discutere di cambiamenti climatici e delle conseguenze nefaste sull’ambiente prodotte dall’uomo, con l’obiettivo principale di limitare l’aumento delle temperature attraverso interventi mirati (come il taglio delle emissioni, la decarbonizzazione e la deforestazione).

 

Yaya e Lennie - The Walking Liberty

Yaya e Lennie. Storie di amori, amicizia, rivoluzioni e libertà

 

Yaya e Lennie – The Walking liberty narra la storia di due spiriti liberi, due ragazzi ribelli uniti da un profondo legame. Vivono alla giornata, in una casa sul fiume, e lottano contro il potere ricostituito che vorrebbe privarli del bene più prezioso: la libertà.

Un potere minaccioso che agisce in virtù di una legge secondo la quale “Tutti i giovani appartengono all’Istituzione e i minori di 18 anni devono registrarsi”. Per questo i due saranno costretti a scappare e trovare rifugio nella giungla.

Rospoleòn

 

In loro soccorso arriveranno Rospoleòn e i suoi compañeros rivoluzionari, che ne favoriranno la fuga, provando inoltre a far saltare il sistema dall’interno. Yaya nel frattempo incontrerà l’amore, ma vestirà i panni dell’ideale a cui lei si oppone. Le vicende ci condurranno ad un lieto finale, con la corsa verso la tanto agognata libertà.

Un invito alla riflessione

 

In questo suo ultimo lavoro Rak invita lo spettatore a compiere riflessioni su uno stato di cose all’apparenza scontate.

Il presente si sta lentamente consumando sotto i colpi di un capitalismo sfrenato e senza etica, che corrode le fondamenta del nostro vivere civile e democratico. Scienza e Conoscenza non sono più i baluardi di un tempo a cui guardare con fiducia. Lo Stato, dal canto suo, si trova a dover combattere negazionismi di ogni sorta che generano confusione nella popolazione minando la salute sociale nel Paese.

Le restrizioni e la soppressione di alcune libertà vengono sopportate a malapena. Insofferenza e l’insoddisfazione regnano sovrane. In questo scenario si apre il sogno dei protagonisti volti alla ricerca della terra promessa (la terra della musica).

Da segnalare la citazione de Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin, presente in alcune scene, con un piccolo estratto dello straordinario Discorso all’umanità.

Napoletano, curioso, estroverso, ama il sud e la sua gente, la buona cucina, la letteratura, il cinema, la musica, il calcio ed il mare. Adora viaggiare

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