Ognibene presenta il suo “Varietà sulla natura umana”

Classe ’86, (Davide) Ognibene intraprende la carriera solista dopo undici anni di militanza e svariate esperienze discografiche con la band modenese Remida. Il risultato è il disco “Il Varietà sulla natura umana – Vol. 1” per LaPop Label, anticipato dai singoli “Cinque anni” e “L’Amore coi robot”.

Cinque brani che suonano un pop cantautorale dalle venature rock, per un ascolto robusto che non lascia spazio ad ambiguità o defaillance di genere. Ognibene suona e canta onestamente le proprie canzoni, senza scendere a compromessi e rinnovando la tradizione di musica leggera che ha ammaliato generazioni d’ascoltatori. Qualche eco di Battisti e Dalla non alimenta adito di esercizio stilistico: la sensazione è di avere a che fare con un artista maturo e padrone del proprio linguaggio comunicativo.

Ne abbiamo parlato direttamente con Ognibene, intervistato per presentare la sua nuova release.

 

 

Ognibene – L’intervista

Ciao Davide, il tuo percorso musicale non si è arrestato in questa recente fase di lockdown. Come hai vissuto questo periodo che sembra aver dato una buona spinta alla tua verve creativa?

Onestamente, per quel che mi riguarda, il lockdown è stata una manna. Ho avuto la fortuna di avere l’album scritto e giusto qualche traccia da finire, ma gran parte era già stato registrato prima di marzo. Dunque, essendo io fanatico ed avendo a disposizione un mio home recording studio dal quale faccio tutto, ho potuto isolarmi bene dal mondo, prendermi il tempo necessario e chiudere tutto il materiale con una calma mai avuta prima.
Nel mentre ho anche intensificato l’attività di scrittura con il mio socio Simone Pozzati e mi sono dedicato alla promozione di “Cinque Anni”, primo singolo, curando aspetti che non avevo mai approfondito.

 

Arriviamo quindi alla pubblicazione del tuo disco, anticipato da due singoli. Ce lo puoi presentare?

Certo, il 12 Giugno è uscito sui digital store “Il Varietà sulla natura umana – Vol.1” accompagnato dal singolo “L’amore coi robot“. Nella sua totalità l’album non è altro che un contenitore di storie, punti di vista e personaggi nei quali penso che tutti ci potremmo specchiare. Credo che sia graficamente rappresentato bene dal personaggio creato da Alessandro Bosi nell’artwork.

Un uomo con la testa a televisore, dentro il quale possiamo vedere ogni canale del nostro essere.
Piccole abitudini, modi di essere, debolezze e punti di forza.
Questo primo volume è una sorta di Lato A dell’album, che uscirà per intero dopo l’estate in formato fisico in tutti i negozi di dischi, mentre per il Lato B in formato “liquido” l’attesa sarà fino al 2021.

Ho scelto, in accordo con i ragazzi di LaPop, di dividere l’album in due parti per il mercato digitale perché oggi l’ascolto è sempre più distratto mentre il mio obiettivo è quello di far affezionare gli ascoltatori ai miei personaggi e fare in modo che ognuno possa trovare nelle canzoni un pezzo di se stesso.

Ognibene

 

C’è stato qualche aneddoto simpatico che ti senti di raccontare riguardo la fase di produzione?

L’aneddoto per me più importante è legato al brano “Eternità”.
Voi dovete sapere che questo percorso da cantautore e questo disco, per me, sono una forma di redenzione. Questo brano è stato scritto diversi anni fa, quando la mia vita era diversa, io ero dominato dalla parte peggiore di me stesso e avere una famiglia era l’ultimo dei miei pensieri. In un momento di emotività non controllata con Simone scrivemmo questa canzone. Il brano parla della bellezza di avere un figlio, dell’amore assoluto verso la vita e di un bene che va oltre l’etere.

Ad agosto diventerò padre, e considerando che la tracklist è decisa da almeno un anno, il destino ha voluto che questo brano facesse parte del disco regalandomi il modo di scattare una sorta di fotografia al momento che sto vivendo.

 

 

Cosa c’è in programma per spingere la promozione dell’album?

Sicuramente nei piani c’era un tour e l’attuale situazione non ha giovato alla causa. Ammetto che “Cinque anni” ha riscosso un grande successo, per essere un esordio, e creato un entusiasmo attorno al progetto che non avevo calcolato. Credo quindi che ci sarà un grande lavoro che svolgeremo nei prossimi mesi attraverso i social, come live in diretta streaming e ci inventeremo qualcosa di divertente ed interattivo.
Per il tour promozionale vero e proprio invece c’è tanto che bolle in pentola ma, visti anche i miei impegni di paternità, credo ci sarà da aspettare ancora qualche mese.

 

Giandomenico Piccolo

Giornalista | Creativo | Direttore di Scè dal 2018. Collaboro con diverse testate e mi occupo di ufficio stampa e comunicazione digitale. Unico denominatore? La musica.

Ciao, abbiamo rilevato che stai utilizzando una estensione per bloccare gli annunci. I banner pubblicitari ci consentono di fornirti notizie in maniera gratuita.

Supportaci e continua a leggere disabilitando il blocco e inserendo il nostro portale nella whitelist