“Eutopia” è il nuovo EP dei Massive Attack | Recensione

Nel 2010 i Massive Attack hanno pubblicato il loro disco Heligoland, il quinto di una carriera oggi quasi trentennale. In questi dieci anni abbiamo sperato continuamente che uscisse un nuovo lavoro. I nostri desideri non sono stati del tutto esauditi, ma non si può dire che la band trip hop di Bristol ci abbia abbandonato.

Oltre alle varie collaborazioni esterne – tra cui ricordiamo quella datata 2020, che ha visto Robert Del Naja, in arte 3D, duettare con Liberato – il duo ha pubblicato l’EP Ritual Spirit il 28 gennaio del 2016.

Lo scorso anno, invece, è uscita una nuova versione del loro album più celebre, Mezzanine, che il 20 aprile ha compiuto ventidue anni d’età.

L’attesa di un disco completo aumenta sempre di più. E quasi all’improvviso il 10 luglio scorso è comparso, solo ed esclusivamente sulla piattaforma Youtube, Eutopia, un nuovo gioiellino di sole tre “canzoni”, ma dall’impatto prorompente.

 

Massive Attack – PERCHÉ EUTOPIA?

Come tante opere simili, la scelta di questo titolo ci riporta al romanzo di Thomas More pubblicato nel 1516. Il titolo originale si rifà alla cultura latina e corrisponde a Libellus vere aureus, nec minus salutaris quam festivus de optimo rei publicae statu, deque nova insula Utopia, più comunemente conosciuto come Utopia.

Non è un caso, dunque, questo collegamento, dato che, è stato lui il coniatore del neologismo stesso.

Cosa si intendeva, però, con questo concetto? Il filosofo con questa utopia aspirava a diffondere il sogno di un tipo di società, in cui la cultura è allo stesso tempo sia il potere dominante che la formula per raggiungere la pace dei sensi. Un’immagine che ancora oggi, a distanza di secoli, non smettiamo di desiderare.

EUTOPIA – MASSIVE ATTACK

Così, i Massive Attack rendono proprio questo sogno e danno i natali ad un EP che proprio dal termine fa partire un racconto.

Tre “canzoni” compongono Eutopia, ciascuna dalla durata di circa cinque minuti. Ognuna, infatti, al suo termine lascia l’ascoltatore con una frase tratta dal romanzo di More.

Come accennavo in apertura, si tratta di un lavoro presente solo sulla piattaforma streaming Youtube. Tutto questo perché il progetto intende mettere al centro le parole coadiuvate dalle immagini. La musicalità, per la prima volta nella lunga carriera del duo, fa “solo” da sottofondo.

In realtà, più che di un EP musicale, in questo caso sarebbe più funzionale parlare di un reading di circa quindici minuti con base sonora, su tematiche attuali di vario tipo.

X YOUNG FATHERS

Il dialogo sonoro prende il via. La sensazione principale è quella di seguire un documentario con il sound che accompagna il narratore. In questo caso, con delle immagini di volti umani scorre la voce narrante dell’economista Guy Standing, professore della University of London. Il precariato, la disoccupazione sono dati che oggi si stanno innalzando sempre di più, soprattutto in seguito all’emergenza sanitaria in cui ci siamo trovati negli ultimi mesi.

Da qui parte la nuova storia targata Massive Attack in cui il duo, da sempre vicino al sociale, prende una posizione ben precisa e questi tre “brani” prendono la forma di una protesta.

Pandemie, neofascismo. Tanti sono i mostri che ci inseguono sotto forma di ombre e li vediamo ripresi in queste immagini. Tuttavia, non si tratta solo di un elenco dei problemi che ci circondano. Vengono segnalate delle possibili proposte per costruire una società con delle fondamenta più solide, ma si tratta, per l’appunto, di una utopia.

X ALGIERS  

Nuova storia, nuove immagini. Sullo sfondo non ci sono più volti, ma teschi. Ad accompagnare c’è, stavolta, la voce femminile di Christiana Figueres. L’esperta ci parla di come l’emergenza sanitaria non abbia fatto altro che portare a galla ancor di più tutti i disagi sociali che stavamo già vivendo, come l’emergenza climatica. Molto rassicurante è la conclusione di questo racconto, secondo cui siamo noi i padroni del nostro futuro.

X SAUL WILLIAMS 

Eccoci al Chapter 3, con il professor Gabriel Zucman e l’atmosfera è la più futuristica delle tre. Il protagonista, in questo caso, è un tema leggermente distaccato dai precedenti, ovvero la Tax Haven, il “Paradiso Fiscale” di cui godono solo alcuni Paesi.

Il 17 luglio, sempre su Youtube, è apparsa una nuova versione di questo video, che conserva intatte le sue caratteristiche, tranne che per un dettaglio. I testi, stavolta, ci sono anche in lingua italiana. Non si tratta, però, né dell’unico video, né dell’unica traduzione.

Il concetto su cui si basa Eutopia infatti viene conservato e lo scopo dei Massive Attack è quello di diffondere il più possibile il messaggio.

L’UTOPIA DI EUTOPIA 

Arriviamo alle conclusioni ben consci che ci sarebbe molto altro da aggiungere. Quello che abbiamo appena analizzato non è un EP musicale, non è un nuovo tassello del percorso dei due di Bristol, è qualcosa di nuovo e diverso. I Massive Attack sono scesi in campo per dire la loro, un dato, tra l’altro, neanche insolito, ma si percepisce l’urgenza del gesto stesso. Anche se da ascoltatori avevamo altre aspettative, questo progetto ci ha intrigato e spiazzato allo stesso tempo.

Ritengo sia indispensabile che gli artisti trasmettano un personale messaggio politico o che diano una loro visione della società in cui viviamo. Questo, soprattutto, per rendere sempre più credibile il proprio operato. La band, senza dubbio, ha fatto centro.

Siamo certi che ci sarà altro materiale in porto e anche molto presto. Non stiamo nella pelle.

Assunta Urbano

Assunta vive a Roma ed è laureata in Lingue, Culture, Letterature,Traduzione presso La Sapienza. È una divoratrice di musica (specialmente britpop anni ’90) ed un'assidua frequentatrice di concerti. Ama i film tragicomici, legge libri classici, viaggia per il mondo, ma soprattutto mangia tanta tanta pizza.

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