Bookmarks è una pietra miliare del catalogo Serie Tv Netflix

Il 1° settembre 2020 è stato rilasciata su Netflix Bookmarks, una miniserie televisiva per bambini e ragazzi.

Diciamolo subito: Bookmarks è una pietra miliare. Più di un cartone, più di un audiolibro, più di una miniserie.

In ogni puntata un personaggio legge un libro per bambini dando valore – quello reale – alla porzione di società troppo spesso considerata solo minoranza.

Così le piccole ansie quotidiane, i problemi della routine nella realtà e nei sogni dei bambini, diventano qualcosa con cui possono confrontarsi tramite lo straordinario mondo della letteratura. Sono grande, è vero, ma non potevo rinunciare a vedere le dodici puntate. Non si trattava di voler ritornare piccola per pura nostalgia puerile. Al contrario, è stato doloroso constatare quanto sia piccola di fronte alla vastità di mancanze e talvolta putridume che non ho mai notato prima.

La caratteristica di Bookmarks è saper valorizzare voci e volti di uomini e donne dalla pelle nera. A pensarci bene, non ricordo di aver visto vent’anni fa cartoni animati o storie con protagonisti molto diversi da me. Al limite, il principe aveva gli occhi azzurri e la regina i capelli rossi ma mi sarei comunque ritrovata di fronte a personaggi che mi rispecchiavano: biondi e dagli occhi castani. Come me.

Sono cresciuta nella totale ignoranza che tutte quelle rappresentazioni avrebbero influito inevitabilmente nella mia vita e in quella di tutte le mie coetanee.

Tutte. Anche di coloro che come me sono cresciute in Italia aggrappandosi a idoli e utopie che riflettevano esclusivamente la maggioranza, buona o cattiva che fosse.

Ma se io avessi avuto il colore della pelle diverso, come avrei reagito ad un perpetuarsi di immagini, parole e rappresentazioni che non mi riflettevano?

Quanti complessi, paure, incertezze, timori si sarebbero impossessati di me diventando sfiducie identitarie permanenti?

Non ho mai notato queste lacune nei cartoni animati finché, vent’anni dopo, non ho ascoltato delle coetanee che, mentre guardavo la Melevisione e giocavo ad interpretare Fata Lina, si sentivano escluse anche dai programmi televisivi più riusciti. Avevano la sensazione di essere fuori posto e non sapevano quale dovesse essere il loro posto.

Era accanto al mio ma la televisione glielo nascondeva.

 

Bookmarks, miniserie televisiva per bambini e ragazzi, è una pietra miliare del catalogo Netflix. Più di un cartone, più di un audiolibro.

DODICI PUNTATE PER DODICI LIBRI

 

  1. Tiffany Haddish legge “I love my hair” scritto da Natasha Anastasia Tarpley e illustrato da E.B. Lewis;
  2. Grace Byers legge “I am enough” scritto da Grace Byers e illustrato da Keturah A. Bobo;
  3. Caleb McLaughlin legge “Crown an ode to the fresh cut” scritto da Derrick Barnes e illustrato da Gordon James;
  4. Lupita Nyong’o legge “Sulwe” scritto da Lupita Nyong’o e illustrato da Vashti Harrison;
  5. Marsai Martina legge “ABC’s for girls like me” scritto da Melanie Goolsby e illustrato da Princess Kay;
  6. Karamo Brown legge “I am perfectly designed” scritto da Karamo Brown e illustrato da Anoosha Syed;
  7. Jill Scott legge “Pretty brown face” e “Brown boy joy”scritti  e illustrati rispettivamente da Andrea Davis Pinkey e Thomishia Booker;
  8. Misty Copeland legge “Firebird” scritto da Misty Copeland e illustrato da Christopher Myers;
  9. Common legge “Let’s talk about race” scritto da Julius Lester e illustrato da Karen Barbour;
  10. Jacqueline Woodson legge “The day you begin” scritto da Jacqueline Woodson e illustrato da Rafael Lopez;
  11. Kendrick Sampson legge “Anti-Racist Baby” scritto da Dr. Ibram X. Kendi e illustrato da Ashley Lukashevsky;
  12. Marley Dias legge “We March” scritto da  Shane W. Evans e illustrato da Shane W. Evans.

 

Santina Morciano

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