Jovanotti rompe il silenzio sulla malattia della figlia

Mesi di silenzio sui social per Jovanotti.

Una rarità per l’artista italiano che nell’estate 2019 aveva fatto registrare numeri da record per il Jova Beach Party. Lorenzo Cherubini, infatti, nel corso degli anni ha sempre gestito in totale autonomia i suoi profili social, regalando interessanti “visioni dall’interno” del suo processo creativo e della vita quotidiana di un musicista di alto cabotaggio.

Anche nella prima fase della pandemia c’era stato fitto traffico sulle bacheche, ma a ridosso della fine dell’estate le pubblicazioni si sono man mano ridotte fino a sparire del tutto.

Jovanotti – La verità sulla malattia della figlia Teresa

 

Un progressivo oblio percepito come strana alienazione per una personalità così incline ad essere estroversa. Oggi però sono arrivate importanti novità, con il repost di una foto caricata sul profilo della figlia Teresa Cherubini. La ragazza, disegnatrice in erba, ha fatto i conti col linfoma di Hodgkin diagnosticato il 3 luglio 2020. Sei cicli di chemioterapia dopo, gli esami hanno confermato la guarigione, rendendo il 12 gennaio 2021 una data decisamente lieta per Jovanotti e la famiglia Cherubini.

Ecco il post e la didascalia a corredo.

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Per gli ultimi sette mesi ho tenuto un segreto, faccio fatica a raccontare una storia prima di conoscerne la fine.

Il 3 luglio 2020 mi è stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico. Tutto è iniziato ad agosto del 2019 con uno prurito alle gambe. Non ci ho dato peso pensando che sarebbe andato via con il tempo, ma non è stato così. I mesi passavano e non faceva che peggiorare. A giugno 2020 si era sparso per tutto il corpo, non riuscivo a dormire più di un paio d’ore a notte, avevo la pelle piagata.

Quando mi si é ingrossato un linfonodo sotto il braccio ho capito che era qualcosa di più serio e questo ha portato finalmente ad una diagnosi e ad un piano di cure. In questi ultimi mesi ho fatto 6 cicli di chemioterapia seguita dai meravigliosi dottori ed infermieri dell’Istituto Europeo di Oncologia a Milano. La chemio non mi ha fatto cadere i capelli del tutto , ma il 9 dicembre dopo l’ultimo trattamento ho deciso di rasarmi come segno di un nuovo inizio.

Dopo mesi di ansie e paure la storia é finita, e posso raccontarla, perché da ieri, 12 gennaio 2021 sono ufficialmente guarita. 

Sono stata incredibilmente fortunata ad avere una famiglia, amici e team di medici spettacolare che mi hanno seguito e aiutato durante tutti questi mesi.

Vorrei tanto ringraziare le persone che allo IEO si sono prese cura di me e di chi si trova in una situazione come la mia. Sono persone spettacolari. Il prof Paolo Veronesi che mi ha operato. Il Prof. Corrado Tarella primario di oncoematologia e il suo staff, tra loro la meravigliosa Dottoressa Anna Vanazzi e suoi collaboratori.

Gli infermieri e le mie infermiere Alice e Lucia, i radiologi, tutto il personale dell’ospedale, GRAZIE!

Ed ovviamente, un grazie speciale ai miei genitori, Lorenzo e Francesca che ci sono sempre stati.

Per un certo verso il cancro è una malattia molto solitaria, ma il supporto di chi ti sta vicino è fondamentale per superarla, io non ce l’avrei fatta senza di loro.

La paura non é andata via, e ci vorrà del tempo perché possa fidarmi di nuovo del mio corpo, ma non vedo l’ora di ricominciare a vivere.

Giornalista | Creativo | Direttore di Scè dal 2018. Collaboro con diverse testate e mi occupo di ufficio stampa e comunicazione digitale. Unico denominatore? La musica.

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