Ieri sera, presso il centro polifunzionale ‘O Giò di Palma Campania, si è svolta l’ottava edizione di Ecosuoni, evento che unisce buona musica ed ecologia, ed ogni anno accoglie centinaia di spettatori di tutte le età provenienti dall’intera regione Campania e non solo.
L’organizzazione quest’anno si è assunta, a mio avviso, un bel rischio con la scelta della line-up, costituita da artisti sì di un certo calibro ma, probabilmente, non vicini ai gusti di un pubblico eterogeneo. Ciononostante, le presenze registrate credo non abbiano deluso le aspettative ed il risultato finale è da incorniciare.
COSTIERA & PSICOLOGI
Il compito di aprire le danze è spettato ai Costiera, originari di Cava de’ Tirreni in provincia di Salerno, la cui presenza scenica ricorda vagamente qualche band dal sapore britannico. I tre componenti salgono sul palco e, con testi in italiano ed un sound contemporaneo, attirano gli spettatori in giro per l’area.
A seguire c’è l’esibizione degli Psicologi. Un caso emblematico quello della gang rap pop, data la loro giovane età e l’assenza sui social. I testi dei brani sono incredibilmente diventati già parte degli ascolti delle giovani generazioni. I presenti, infatti, si scatenano, nonostante ci siano alcuni dissidenti che non perdono l’occasione di manifestare il proprio disaccordo. Il rapporto tra haters e gang si scalda, così come il resto dell’aria.

I COMA COSE CONCLUDONO IL LORO HYPE AURA TOUR AD ECOSUONI 2019
I motori sono più che ruggenti in attesa della band headliner della serata.
Sono le 23 circa, la folla è pronta nei pressi del palco a cantare insieme a Fausto Lama e California. Dopo l’atmosfera creata da Intro, che chiude il disco Hype Aura uscito a Marzo 2019, il duo entra finalmente in scena per dare inizio all’ultima tappa di un tour scintillante. Le tute indossate durante tutte le date non potevano certamente mancare ad Ecosuoni.
È il pezzo Jugoslavia, precedente alla pubblicazione del disco, il primo in scaletta. A seguire si ripercorrono i brani dell’intero Hype Aura uniti all’EP, senza dimenticare la cover Mi Ami dei CCCP.
Il pubblico è attivo e presente al live, con i cellulari alti e le voci pronte a cantare a squarciagola sulle note del crossover innovativo dei Coma Cose. C’è una folta presenza di spettatori più giovani rispetto alle scorse edizioni.
Con San Sebastiano, A Lametta, Granata ed altri pezzi ormai stampati nella mente, un’ora circa di live vola velocemente.
L’intermezzo, che separa la prima parte del concerto dalla seconda, è il momento dedicato alla riflessione. Il palco si svuota e si riempie di paure. Una moltitudine di ansie e paure vengono citate da una voce in sottofondo con delle immagini sugli schermi.
È mezzanotte, i Coma Cose ci salutano inizialmente con il brano che li ha portati alla notorietà: Post-Concerto. Il pubblico non ne ha abbastanza e gli vengono concessi ben due bis: Granata e la ballad strappacuori Mancarsi.
Fausto e California salutano tutti con un selfie e la promessa di rivederci presto con delle sorprese.
IL DJSET ESPLOSIVO DI IVREATRONIC
I concerti live sono terminati ma la serata del 7 settembre di Ecosuoni è tutt’altro che finita. Ad allietare i presenti da mezzanotte fino a notte fonda è il collettivo eccezionale Ivreatronic. Direttamente da Ivrea, capitale italiana indiscussa dell’elettronica, quest’estate Mattia Barro, aka Splendore, Enea Pascal e Marco Foresta hanno fatto ballare l’intera penisola. Della crew fa parte anche Cosmo, che tra l’altro è stato l’headliner della scorsa edizione di Ecosuoni.
Un dato importante da segnalare è il ricambio generazionale tra i Coma Cose e lo show di Ivreatronic, che fa registrare l’avvicinarsi al palco di molti trentenni rimasti probabilmente nelle retrovie.
È impossibile restare fermi. Ciò che si nota con un ascolto molto attento è lo stile europeo che percorre sonoramente il progetto. Ci si scatena senza sosta, lasciandosi trascinare dalla musica, fino al suo triste, ma inevitabile, termine.
ECOSUONI 2019: UN’ENNESIMA CONFERMA IN CAMPANIA
Sicuramente l’innovazione più interessante di quest’anno è stata la presenza del bicchiere riutilizzabile. Un espediente non solo positivo dal punto di vista ecologico ma anche per il fatto che pone l’evento sullo stesso livello dei festival nazionali ed internazionali.
Insomma, tra una pizza a portafoglio, un hamburger, una birra e un salto qua e là, un’altra edizione di Ecosuoni volge al termine, riconfermandosi come uno degli eventi più sentiti in Campania.
Non possiamo che attendere con curiosità e darci appuntamento per la prossima edizione.
Assunta Urbano
Ecosuoni 2019 | IMMAGINI
Il Reportage fotografico dell’ottava edizione di Ecosuoni è a cura di Tiziana Teperino – © Copyright 2019 – Tutti i diritti riservati.
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