Odio L’Estate, in uscita il 30 gennaio, riporta sul grande schermo il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Un “ritorno” a quella comicità che ci ha accompagnato nell’arco degli ultimi venti anni.
Un anno fa circa Aldo Baglio presentava Scappo A Casa, il suo primo film da “solista”. In quel periodo si era diffusa la voce di un presunto scioglimento della crew. Niente di più falso, questo nuovo lavoro insieme dimostra la compattezza di un sodalizio ancora creativo e ruggente.
Nella pellicola non manca di certo la presenza femminile, tre donne diverse dalle personalità ben distinte. Parliamo di Lucia Mascino, nel ruolo di Barbara (moglie di Giacomo), Carlotta Natoli, interprete di Paola (moglie di Giovanni) e, infine, Maria Di Biase, nei panni di Carmen (consorte di Aldo).
Diretto da Massimo Venier, il film può vantare le partecipazioni straordinarie di Michele Placido, nel ruolo di Maresciallo dei Carabinieri, e Massimo Ranieri, nelle vesti di se stesso.
LA TRAMA
Clima afoso milanese di pieno agosto. Tre famiglie completamente distanti tra loro sono pronte a trascorrere le ferie estive in vacanza al mare. La sfortuna vuole, però, che tutti abbiano prenotato casualmente la stessa abitazione, pur non conoscendosi. Abbindolati da una fasulla agenzia viaggi, sono costretti dalla mancanza di ulteriori opzioni a convivere tutti sotto lo stesso tetto. La famiglia di Aldo, di stampo tipicamente meridionale, quella di Giovanni, soggetto fastidioso e precisino, ed, infine, il nucleo di Giacomo, in cui la moglie è il capo.
Ce la faranno i nostri eroi a superare i disguidi e a meritarsi il tanto bramato riposo?
UN GRADITO RITORNO ALLE ORIGINI
In Odio L’Estate il trio recupera alla regia Massimo Venier, autore di Tre Uomini E Una Gamba (1997), Chiedimi Se Sono Felice (2000) e Tu La Conosci Claudia? (2004). Dopo ben quindici anni gli attori ed il loro fidato direttore d’orchestra sono tornati a lavorare insieme.
La forte intesa si percepisce ed il risultato è positivo sotto tutti i punti di vista. L’intento iniziale di Venier e degli sceneggiatori, Davide Lantieri e Michele Pellegrini, era di regalare questo film al trio come simbolo di affetto. La nostalgia a volte ci spinge a cercare autenticità ed umanità. Due importanti qualità, che nella commedia odierna rischiano di essere sottovalutate. L’alchimia si ristabilisce dunque in occasione del decimo film nella carriera dei tre.
Si tratta di un graditissimo ritorno non solo sulla carta. La comicità di Odio L’Estate riporta lo spettatore a ricordare i film d’esordio e le prime risate davanti allo schermo, proprio grazie alle loro gag. C’è una versione matura ed adulta di quei tre ragazzacci e delle rispettive spassose avventure.
I fan accaniti di Aldo, Giovanni e Giacomo si accorgeranno, senz’altro, dell’auto-citazionismo all’interno della pellicola. C’è una scena che ricorda indistintamente Tre Uomini E Una Gamba. Guardando quella partita di calcio sulla spiaggia ci si può persino commuovere. Soprattutto considerando che sono passati ventitré anni dal loro celebre esordio. Quella nostalgia, di cui si parlava poc’anzi, aumenta anche sulle note di Che Coss’è L’Amor di Vinicio Capossela.
BRUNORI SAS ALLA COLONNA SONORA
Nei film precedenti avevamo visto le musiche dei Negrita per Così è La Vita (1998) e di Samuele Bersani, invece, nel caso di Chiedimi Se Sono Felice. Affidare la colonna sonora a Brunori Sas per una commedia è un tocco d’arte. Odio L’Estate ha inizio con la città di Milano in primo piano e La Canzone Che Hai Scritto Tu in sottofondo.
La fine ha un sapore ancora più genuino, con i titoli di coda che scorrono sulle note de La Verità, il pezzo più conosciuto del cantautore calabrese. Per Dario Brunori, tuttavia, non si tratta di un debutto musicale nel mondo del cinema. Avevamo visto il cantante in queste vesti anche nel 2012 in È Nata Una Star? di Lucio Pellegrini, tratto dall’opera letteraria di Nick Hornby del 2010.
In ogni caso, questa è una circostanza molto particolare. Odio L’Estate è una commedia e si potrebbero immaginare inadatte le canzoni di Brunori Sas. Invece, contro le aspettative, i brani cadono a pennello sulle scene di quel grande schermo. Addirittura, si rischia di distrarsi per canticchiare, invece che seguire la trama.
Il cantautore, in aggiunta, si ritiene orgoglioso di aver preso parte al progetto, ricordando i momenti gioiosi dell’adolescenza passati in compagnia del padre a guardare Aldo, Giovanni e Giacomo in televisione.
ODIO L’ESTATE
Un film corale che fotografa la realtà attraverso la rappresentazione di tre modi d’essere italiano al giorno d’oggi, con i suoi stereotipi e le sue contraddizioni. Un benestante di ceto borghese (Giacomo), un proletario in perdita del lavoro (Giovanni) ed un nullafacente scansafatiche (Aldo). Insomma, il trio è ritornato in grande stile a fare ciò che meglio gli riesce: raccontare storie realistiche.
Odio L’Estate narra la fase della vita contemporanea in cui vi è una perdita del piacere della vita. Si è persa la voglia di andare in vacanza, con tutto lo stress che la preparazione dei bagagli comporta. Rilassarsi e abbandonare la routine è divenuto un dispiacere ed un peso.
Aldo Baglio, invece, da sognatore afferma, per l’appunto: “Odio l’estate, perché finisce”. E, fondamentalmente, sappiamo tutti che non potrebbe avere più ragione.
Assunta Urbano