Bruxxx, il music shaker alla conquista del web con i suoi Mash-up

I contenuti virali non sono mai semplici post che ci strappano un sorriso o una condivisione. Mi piace vederli come sforzi creativi che lasciano spesso emergere l’arguta sagacia (o in alcuni casi, la stupidità) di chi li ha creati.

Bruxxx rientra certamente nella prima categoria, brillante esempio di come si possa intrattenere e divertire creando collisioni musicali sulla carta improponibili, ma che di fatto funzionano dannatamente bene.

Un autentico music shaker, come si definisce attraverso i suoi profili, che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare quando ha fatto scontrare Gianni Morandi ed i System of a Down, con un salto temporale dagli anni ’60 al nuovo millennio attraverso Toxycity in ginocchio.

 

All’indomani dell’ennesima, bellissima extravaganza che ha messo sullo stesso palco Adelmo “Zucchero” Fornaciari ed i Rage Against The Machine per cantare “Killing il mare”, ho percepito l’irresistibile curiosità di conoscere meglio Bruxxx. Grazie alla sua grande disponibilità, è nata l’opportunità d’intervistarlo.

“Quando vuoi fare un golpe ma vuoi un mojito allo stesso tempo”

(dai commenti al video)

Bruxxx Music Shaker – L’intervista

 

Ciao e benvenuto su Scè! Parlaci un po’ di te e di come è nata la tua passione per i mash-up.

Ciao e grazie dell’opportunità che mi offri di parlare dei miei lavori.
La mia passione è iniziata un paio d’anni fa quando iniziai a preparare il repertorio di una mia nuova cover band rock. Dopo oltre vent’anni di cover e medley di cover decisi di fare qualcosa di più. Proposi ai miei compagni di band di suonare diversi mashup, alcuni molto irriverenti e quasi al limite del demenziale, mescolando artisti che più lontani musicalmente non si può, proiettando alle nostre spalle i video originali anch’essi “mashuppati”.

L’idea piacque molto e impostammo così lo spettacolo. Lavorandoci su scoprii che ideare e realizzare quel genere di mashup era pure molto divertente. Iniziai a prenderci gusto e ad appassionarmi sempre di più. In seguito, avendo già audio e video pronti di molti mashup, dopo qualche prova con la band pensai: “perché tenerli solo per il nostro spettacolo live e non diffonderli anche sul web?”.
Da lì partì l’avventura del mio canale YouTube Bruxxx Music Shaker.

Il tuo estro da music shaker si sta confermando ogni volta che pubblichi una novità; ma sul piano tecnico come nascono queste idee? Parti da una strumentale e curi gli incastri delle voci oppure hai altri metodi?

Sostanzialmente ci sono due modalità consolidate: la prima è per pura ispirazione, ovvero: scelgo un brano rock/metal e, ascoltandolo in auto o suonandolo con la chitarra, provo a cantarci sopra finché qualcosa non succede, come ad esempio nel caso di Toxicity In ginocchio.

L’altro invece è più tecnico, scelgo un brano e decido che sopra vorrei sentirci la voce di un certo artista. In questo caso sulla strumentale del brano provo via via a “metterci su” un brano dietro l’altro, scelti in base a tonalità e bpm, finché non scatta la scintilla che accende tutto, come nel caso dell’ultimo mashup Killing Il mare.

 

Ritengo determinati contenuti web (i mash-up ad esempio, o anche alcuni tipi di meme) molto di più che semplici operazioni per fare ironia e condivisioni. Nei tuoi contenuti ad esempio spazi da “In ginocchio da te” a “Good Times”, un lasso temporale di quasi sessant’anni di musica: ho come la sensazione che tu abbia gusti musicali a dir poco eterogenei! 🙂

Verissimo, sin da adolescente alla domanda “Che musica ascolti?” ho sempre risposto: “Tutta, da Vivaldi agli Slayer, con tutto quello che ci sta in mezzo!”. A tal proposito, ritengo che per molti ascoltatori i miei lavori possano essere utili anche per far conoscere artisti che altrimenti, per differenza di genere o di epoca, resterebbero sconosciuti o poco ascoltati. In diversi mi hanno fatto notare recentemente questa “nobile proprietà” dei miei mashup che onestamente non avevo mai considerato.

Anche i video sono molto curati, ad esempio il più recente “Killing Il Mare” sembra proprio un’unica live session dei Rage Against The Machine insieme a Zucchero: curi questo aspetto in autonomia o lavori di squadra?

Mi fa piacere che tu mi chieda questo perché spesso nei commenti leggo complimenti al plurale tipo “Bravissimi”, “Siete grandi”, “Continuate così”, il che mi fa pensare che il mio lavoro venga veramente percepito come complesso e frutto di più menti. In realtà faccio tutto io, dall’idea iniziale all’editing audio, dalla creazione delle grafiche al montaggio video. Per questo motivo la mia produttività è molto lenta e la pubblicazione di nuovi lavori non è così frequente. Ma va bene così, considerando che per “campare” faccio tutt’altro lavoro!

Cosa dobbiamo aspettarci in futuro? Ti confesso che non sarebbe male avere una compilation di tutti i tuoi mash-up su Spotify!

C’è grandissima richiesta che Bruxxx Music Shaker sbarchi anche su Spotify, lo so, ma avrei sicuramente problemi di copyright da risolvere, e altro lavoro da fare che mi porterebbe via tempo alla creazione di nuovi mashup. Senza contare il fatto che, a mio avviso, la fruizione migliore dei miei lavori sia l’ascolto del brano insieme alla visione del video. Per questo ritengo che per un po’ di tempo l’esclusiva rimanga sempre e solo su YouTube.
Parlando di futuro posso però anticiparti che a breve il mio canale avrà un’evoluzione inaspettata, che prevederà il coinvolgimento completo degli utenti: ci sto lavorando da un paio di settimane e penso che possa funzionare alla grande.

Come si dice in questi casi… Restate sintonizzati e ne vedrete delle belle!

 

Toxicity in ginocchio: i System of a Down incontrano Gianni Morandi

Giornalista | Creativo | Direttore di Scè dal 2018. Collaboro con diverse testate e mi occupo di ufficio stampa e comunicazione digitale. Unico denominatore? La musica.

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